VIDEO | Il direttore dell’ Istituto per gli studi politici, economici e giuridici: «Si tratta di un approfondimento che permette di comprendere le posizioni assunte dai Paesi in ambito di politica estera»
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Alessandro Parrotta, direttore dell'Ispeg, Istituto per gli studi politici, economici e giuridici presenta il suo “Manuale di diritto della cooperazione internazionale: Sviluppo, integrazione e diritti fondamentali”, edito da Pacini.
«Il volume – spiega - si propone l’obiettivo di fornire all’operatore della crisi, sia esso militare oppure civile, gli strumenti per comprendere lo scenario legislativo attuale in materia di cooperazione internazionale. È stato progettato e realizzato anche grazie al contributo del materiale del Master universitario che dirigo, per renderlo il più possibile aderente alle esigenze degli operatori del settore presso Istituzioni pubbliche ed enti privati, fruibile da professionisti chiamati a confrontarsi coi protocolli di derivazione sociologica e strategica, puntando ad essere strumento di studio per interventi operativi in situazioni di “humanitarian emergency”, nonché base per progetti di gestione dei rischi, di modelli organizzativi ed altri protocolli di sicurezza globale, unitamente ad altri contributi specialistici in materia di prevenzione e gestione del rischio curati dall’autore».
«Il diritto della cooperazione internazionale – evidenzia - ha subito un’intensa trasformazione, assorbendo in modo sempre più specifico la tutela universalistica degli human rights, uno dei settori su cui, a livello internazionale, gli Stati pongono maggiore attenzione».
Parrotta poi sottolinea la questione dell’aggiornamento sull’evoluzione dei principi, dei trattati e delle convenzioni settoriali: «Il manuale è fruibile anche dalle amministrazioni pubbliche, e non solo per quelle direttamente coinvolte in negoziati internazionali o nell’applicazione delle diverse disposizioni settoriali, ma anche di tutti gli operatori del diritto. Come è stato illustrato nel testo, la cooperazione internazionale si inserisce all’interno della tradizione diplomatica; il suo approfondimento – conclude - permette di valutare e capire le posizioni assunte dai Paesi in ambito di politica estera alla cooperazione internazionale».