Giovedì 24 ottobre dalle ore 19, in occasione della Festa del Cinema di Roma, la NAB, Nuova associazione Via del Babuino, impegnata a preservare la bellezza e il prestigio di questa storica via nel cuore della città, promuove lungo la via un evento a cielo aperto dove verrà esposta l’opera, Divina di Luna Berlusconi, di fronte all’Hotel de Russie. L’artista sarà presente con ospiti e amici speciali, tra cui Gabriel Garko, Anna Safroncik e Alessandra Mussolini, tra gli altri per accompagnare Divina, nel suo nuovo percorso. 

Gregorio Maiorano, della GMA Global Market of Artification dichiara: «Divina opera iconica di Luna, vuole essere un punto di partenza per il via ad un progetto importante con un’artista che ha saputo reinterpretare grandi artisti come Picasso e Botero, coniugando al meglio la nuova direzione dell’Arte, nuova e futuribile, che si apre alla digitalizzazione trasformando, grazie all’intelligenza artificiale, un’opera fisica, per la prima volta in NFT. Un nuovo approccio della Pop Art per reinterpretare gli ultimi secoli dell’arte e portarla nel futuro». 

Divina è una delle più importanti opere di Luna Berlusconi. La passione per l’arte, infatti, l’accompagna fin dall’infanzia, ma è solo nel 1996 che, in USA, riesce a lasciarsi alle spalle un cognome ingombrante e ad avere il primo approccio con l’arte. Rientrata in Italia decide di proseguire gli studi artistici a Roma, dove conosce Gino De Dominicis, con cui lavora per gli ultimi sei mesi della vita del maestro. Divina nasce ancor prima del suo personale debutto con la mostra Luna Nuova in collaborazione della Fondazione Maimeri e rappresenta la chiave di volta del suo successo, divenendo simbolo e riferimento per celebrare la donna curvy alla Milano Fashion week a settembre 2019. Luna Berlusconi con la sua arte ha lanciato un messaggio universale ed importante affidando a Divina il compito di denunciare ogni forma di bullismo verbale o sottinteso, che derida l’aspetto fisico, liberandoci da pregiudizi e stereotipi costruiti ad arte da media e social.

«Divina è legata ad una riflessione importante personale al body shaming: dipingevo nudi e, rappresentando lei, che era la meno perfetta, ho voluto creare una donna che, nonostante tutto, fosse, in assoluto, la più erotica e sensuale, divenendo simbolo iconico dei miei nudi. Da lì – aggiunge Luna - sono nate anche le mie sculture le “Divine” che celebrano la donna in ogni sua sfumatura. La mia arte è dalla parte non solo delle donne, ma anche di tutti coloro che subiscono body shaming, so cosa significhi. Ho una malattia genetica, che da bambina mi ha messo alla prova complicandomi non poco la vita. Divina, mi ha portato fortuna ed ha per me un valore importantissimo sia dal punto di vista artistico che personale. L’ho tenuta a lungo con me ed esposta negli uffici di mio padre. Questo la dice lunga sul mio legame con quest’opera che, davvero, non avrei mai pensato di cedere. Questa opportunità mi è sembrata un’occasione speciale, un’evoluzione che poteva offrirle una nuova vita e, come un figlio, l’ho lasciata andare». 

L’evento mette al centro l’Arte e si inserisce in una giornata dedicata alla valorizzazione di via del Babuino, che diventa, per l’occasione, un salotto dove poter ammirare opere esposte lungo la via e incontrare Divina, sia l’opera fisica che quella digitalizzata realizzata dall’intelligenza artificiale.