La scrittrice di Corigliano Rossano ha partecipato a "Writers”, il salotto culturale che durante la settimana del festival sta ospitando presentazioni di libri, readings ed incontri con autori
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La città di Sanremo in quest'ultima settimana non è solo protagonista assoluta della musica italiana, ma parallelamente al 73esimo festival della canzone italiana, la cittadina ligure sta ospitando tanti eventi collaterali alla kermesse canora, dando spazio anche alla cultura.
“Casa Sanremo Writers”, il salotto culturale di Casa Sanremo, durante la settimana del festival sta ospitando presentazioni di libri, readings ed incontri con autori. Tra questi anche la scrittrice calabrese Elena Mezzotero, che al Palafiori ha presentato il suo romanzo “Cercati al mare".
Chi è Elena Mezzotero
Elena Mezzotero nasce a Corigliano Rossano, il 16 Marzo del 1989 e continua a vivere nella città jonica dove fa la commessa ma contemporaneamente studia. Laureata in Scienze filosofiche, continua gli studi in Linguistica Moderna. Da sempre legata alla scrittura. Fin da piccola scrive un diario e appunta su qualsiasi pezzo di carta ogni tipo pensiero. Questo diventa un vero e proprio uso terapeutico durante i mesi di quarantena e ne escono fuori un libro e tante poesie in cui racconta ogni suo più intimo pensiero, ricordo, gioia o dolore. Alla giovane scrittrice abbiamo fatto qualche domanda in merito al suo libro, con uno sguardo anche al festival di Sanremo.
“Cercati al mare”, com'è nato questo romanzo?
«Vivo vicino al mare e mi capita spesso di fare lunghe passeggiate sulla spiaggia. Per un periodo ho condiviso questo piacere con un gruppo di donne diventate poi amiche. In queste passeggiate ci raccontavamo. Alcune storie non erano belle e proprio al mare ho sentito l’esigenza di raccontare ciò che sembra normale, scontato, ma che invece così non è».
Una storia che parla di amore, dolore ma anche rinascita. Cosa hai voluto fare emergere attraverso questo libro?
«Il libro racconta la storia di Emma, una giovane donna che affronta un momento di difficoltà: deve superare e prendere consapevolezza della fine del suo matrimonio. La protagonista riesce a fidarsi e a parlarmi del suo passato, affronta il dolore e i sensi di colpa che la perseguitano da mesi e piano piano rimette a posto quei pezzi del puzzle che mancavano o erano nel posto sbagliato. La storia racconta sicuramente il dolore per un amore che non è più tale, ma allo stesso tempo mostra la forza dell’amicizia vera e del legame alla famiglia. Emma non è sola, piano piano riesce a chiedere aiuto a chi le sta vicino ed è questo atto di coraggio che la tira fuori dall’incubo e le mostra la realtà dei fatti. Il percorso porta a una rinascita, a una nuova consapevolezza di sé stessi e alla liberazione da quelle colpe frutto di una violenza psicologica lenta e logorante».
Un romanzo con un chiaro messaggio…
«Il libro é un progetto personale nato con la speranza di aiutare donne e uomini che hanno vissuto un'esperienza simile alla protagonista del libro. Spero di continuare la mia piccola battaglia facendo conoscere Cercati al mare, attraverso interviste e presentazioni».
Presentare il tuo libro proprio durante questa settimana rappresenta sicuramente una grande vetrina...
«Presentare il libro a Casa Sanremo é stata una grande soddisfazione e soprattutto una grande emozione. Dietro a ogni singola intervista o servizio c é tanto lavoro e tante persone preparate capaci di farti sentire proprio a casa. Sono grata per essere stata selezionata per questa meravigliosa esperienza».
Sanremo in questi giorni è principalmente festival della canzone italiana. Cosa hai apprezzato di questa settimana ormai agli sgoccioli?
«Mi piace molto seguire il festival. Ho apprezzato tantissimo i temi affrontati, come proprio il tema della violenza trattato da Chiara Ferragni nella prima puntata. Ci sono diversi brani in gara che mi piacciono, ma ho bisogno di riascoltarne altri. Sicuramente il momento che ho amato di piú é stato il medley di brani nella seconda serata tra Morandi, Ranieri e Albano. Ero in piazza e tutti cantavano. Molto emozionante».
Cosa ti ha colpito invece della città?
Non ero mai stata a Sanremo. Sono arrivata in città nella seconda giornata del festival. É un mondo incredibile, in ogni angolo ci sono radio, sponsor, artisti che si esibiscono. La gente aspetta davanti il teatro nella speranza di incontrare i cantanti e non solo. É un'esperienza che consiglio a tutti almeno una volta nella vita.