Una intensa giornata di eventi culturali ha concluso ieri la XIV edizione della Settimana della Cultura Calabrese organizzata dalla Universitas Vivariensis di Demetrio Guzzardi. Nel pomeriggio, la docente Sabrina Marotta ha illustrato la genesi ed il significato della statua dell'abate Gioacchino, opera del grande artista Cesare Baccelli. La bella spiegazione, l'attenzione dei presenti, la commozione di chi ha vissuto quegli anni, i suggestivi colori del tramonto hanno creato un'atmosfera magica sotto lo sguardo del monaco di Celico.

Subito dopo, nella cornice meravigliosa della Biblioteca Gustavo Valente, alla presenza del sindaco di Celico Matteo Lettieri, di Carlopoli Emanuela Talerico e di Bianchi Pasquale Taverna, Giuseppe Valente (presidente dell’Associazione Gustavo Valente), Demetrio Guzzardi (rettore dell’Universitas Vivarensis), Francesco Scarpelli (presidente dell’Associazione Abate Gioacchino) hanno consegnato al presidente Giuseppe Riccardo Succurro il "Premio Gustavo Valente" per gli studi storici sulla Calabria conferito al Centro Internazionale di Studi Gioachimiti.

Questa la motivazione del conferimento: «Il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, operante già dal settembre 1979 e istituito il 2 dicembre 1982, ha avuto tra i soci fondatori Gustavo Valente, che ricoprì il ruolo di vicepresidente. In questi anni di attività il Centro ha portato avanti in tutto il mondo il nome di Gioacchino; l'abate silano è una figura da approfondire e far conoscere per la sua tipicità e unicità teologica, che ci ricorda che "nello scorrere del tempo c'è l'attesa di un compimento". Dal 2009 il Centro è presieduto dal prof. Riccardo Succurro».

Il presidente Succurro ha donato alla biblioteca la prestigiosa ristampa del Codice Patavino ed il vicepresidente Saverio Basile ha consegnato a Giuseppe Valente la medaglia commemorativa di Gioacchino da Fiore. La giornata è proseguita nella Chiesa di San Michele Arcangelo, ove all'età di sette anni fu battezzato Gioacchino, si è tenuta una conversazione tra Demetrio Guzzardi e Riccardo Succurro su: «L'abate Gioacchino: da Celico al Paradiso di Dante». Gli applausi di un attento e motivato pubblico hanno scandito i diversi momenti del ricordo delle opere e del messaggio dell'abate calabrese nella storia del pensiero occidentale. La serata conclusiva è stata dedicata ad un altro figlio illustre di Celico, il pittore Aldo Turchiaro.