Quella del 25 gennaio sarà la giornata dedicata agli oltre 83mila soldati morti lungo il bacino del Don. Appuntamento al Museo storico militare
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Il 26 gennaio del 1943, con la battaglia di Nikolajewka terminava il ciclo operativo delle Forze armate italiane in Russia. Catanzaro ricorderà i caduti con una manifestazione in programma il prossimo 25 gennaio alle ore 10 al Museo storico militare nel il parco della Biodiversità. Lo riferisce una nota stampa dell'associazione Calabria in armi.
La guerra
La guerra era iniziata nell’estate del 1941, impiegando a fianco delle unità tedesche il Corpo di spedizione (Csir); un Corpo d’armata di circa 60mila uomini. Un anno dopo fu potenziato con altri due Corpi d’armata e assunse la denominazione di Armata italiana in Russia (Armir), l’ottava Armata italiana in Russia. Il comando dell’Armir, le cui forze ammontavano complessivamente a 7mila ufficiali e 220mila uomini, fu affidato al generale Italo Gariboldi e, in seguito, al generale Giovanni Messe.
29mila soldati morti congelati
Schierata lungo il bacino del Don dove, per l’evolversi della situazione, si era stabilizzata la linea del fronte russo, l’Armir fu costretta a sostenere difficili battaglie difensive. Sotto la pressione dell’esercito russo, nel durissimo inverno 1942 – 1943, l’Armata dovette ripiegare in condizioni estreme per la mancanza di mezzi, armi e vestiario. Nel corso della ritirata si registrarono gravissime perdite; 84mila e 830 tra caduti e dispersi e 29mila congelati. Gli ultimi superstiti del tragico ripiegamento arrivarono in Italia nel maggio del 1943.
L'incontro a Catanzaro
Nel corso dell’incontro sarà ricordato lo specifico fatto d’armi. Un’attenzione particolare sarà riservata al ricordo per i caduti calabresi a cura del colonnello Domenico Chianesi. Saranno, altresì, ricordate le famiglie di questi soldati tramite la lettura di alcune lettere originali fatta dalla dottoressa Teresita Rechichi. I musicisti Davide Rotella al violino, Elena Nicotera soprano, Tommaso Rotella al clarinetto e Francesca Marincola al pianoforte arricchiranno l’evento, ricordandoci alcune canzoni che risuonavano nella bocca, nella mente e nel cuore di questi uomini.