È ufficiale: l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro sarà intitolata a Mimmo Rotella, tra gli esponenti di punta della pop-art, inventore del decollage e legato al movimento del Nouveau Realisme. A darne notizia è il presidente dell'Aba del capoluogo calabrese Aldo Costa che, in qualità di proponente, ha espresso «piena soddisfazione per la decisione del cda dell'istituzione di legare il proprio nome a quello di Rotella che, più di ogni altro, rappresenta il simbolo del genio e della creatività catanzarese».

Rotella nacque a Catanzaro nel 1918. «Con grande orgoglio - afferma Costa - posso commentare l'esito positivo della proposta di intitolazione dell'Accademia al grande artista che, partito da Catanzaro, ha contribuito a scrivere pagine significative dell'arte del Novecento con tante sue opere che continuano tuttora a fare il giro del mondo».

La proposta di intitolazione sarà ora inviata al ministero per i successivi adempimenti. «Il polo di alta formazione artistica porterà il nome di Mimmo Rotella - aggiunge Costa - una scelta suggerita non solo dall'eco che il maestro degli “strappi” suscita da sempre, ma soprattutto dal suo modo di intendere l'arte come strumento di riflessione e di provocazione con stimolanti risvolti sociali. Nel 1999, da vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, assieme ad Antonio Viapiana e Tonino Sicoli, purtroppo scomparsi, organizzammo la prima grande mostra di Rotella a Catanzaro, al Complesso monumentale del San Giovanni, che riscosse uno straordinario successo di critica e di pubblico sanando così una dolorosa ferita nel rapporto tra l'artista e la sua città».

«L'Accademia di Belle Arti, è utile ribadirlo - sostiene ancora il presidente dell'istituzione - ha avviato un percorso innovativo per organizzazione e offerta didattica, guardando ai più recenti linguaggi espressivi e a nuovi profili professionali relazionati anche alle esigenze del mercato e ad interessanti sbocchi lavorativi. Mimmo Rotella, dunque, come punto di riferimento a cui mirare per dare continuità a questo nuovo corso e rinsaldare ancor di più il rapporto con la città e l'identità di Catanzaro, in una più ampia prospettiva mediterranea».