VIDEO | Monsignor Claudio Maniago ha affidato il suo ministero alla Madonna e con umiltà si è detto pronto ad un cammino comune: «Da solo sarei come una testa senza corpo»
Tutti gli articoli di Cultura
«So che Squillace è un luogo importante della Diocesi, l'ho già capito bene e oggi con questa visita completo il mio ingresso ed è un momento significativo». È stato accolto con grande entusiasmo nel Santuario Madonna del ponte di Squillace il neo arcivescovo della diocesi di Catanzaro Squillace monsignor Claudio Maniago insediatosi lo scorso 9 gennaio. Ad attendere il presule in un luogo di sosta e di preghiera per tanti pellegrini, sono stati, tra gli altri, il primo cittadino di Squillace, Pasquale Muccari e il rettore del santuario, padre Piero Puglisi.
Un momento di grande gioia per la chiesa calabrese scandito dalla preghiera di affidamento alla Madonna. «Non si può certamente arrivare al Signore se non passando attraverso l'intercessione, la compagnia e la cura materna di Maria. Diremmo con Dante che “chi vuol grazia e a Lei non ricorre, sua disianza vuol volar sanz'ali“. Noi invece vogliamo volare e quindi ci affidiamo a Lei».
Dunque il nuovo arcivescovo di origini toscane, all'inizio del suo ministero episcopale ha salutato la nuova comunità diocesana con grande affetto ed umiltà, dicendosi pronto ad un cammino comune: «Il vescovo da solo è praticamente come una testa senza corpo. Certo, un corpo funziona se la testa funziona ma se anche le mani, le braccia, le gambe fanno la loro parte. E allora si cammina e lo si fa insieme».