L'edizione 2024 ha visto il coinvolgimento di oltre 1800 studenti partecipare ad attività di vari ambiti di ricerca, da quello biomedico a quello economico e giuridico
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"SuperScienceMe - ReSearch is your Re-Source" è un'iniziativa di grande rilievo, finanziato dalla Commissione Europea, che si svolge in occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori ed ha visto coinvolta l'Università Magna Graecia al fianco dell'Università della Calabria, dell'Università Mediterranea, dell'Università degli Studi della Basilicata, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e della Regione Calabria.
Il Progetto ha come obiettivo principale dimostrare l’impatto dei risultati della ricerca sulla vita quotidiana delle persone, incoraggiando le giovani generazioni a intraprendere carriere scientifiche. Il tema cardine scelto dall’UMG è stato “Inclusione e Coesione”, per dimostrare che la ricerca scientifica non costituisce un’entità isolata, ma un elemento vitale che unisce e rafforza il tessuto sociale ed economico del nostro territorio, nel pieno spirito della Terza Missione che quest’anno ha avuto un ruolo fondamentale in tutte le iniziative svolte durante il mese di settembre.
L’iniziativa, che ha raggiunto oggi la sua giornata conclusiva presso il campus Universitario Salvatore Venuta, ha incluso una vasta gamma di attività pensate per coinvolgere direttamente insegnanti, studenti e cittadinanza. Attraverso dimostrazioni ed esperimenti scientifici, intrattenimento educativo e iniziative di inclusione, l’Università Magna Graecia si è proposta di creare un ambiente in cui la scienza diventasse accessibile e stimolante per tutti.
L’Edizione 2024 di questo progetto ha visto un ampio coinvolgimento, con oltre 1800 studenti nei giorni del 26 e 27 settembre, di diversa età (dalle scuole primarie alle secondarie di primo e secondo grado) partecipanti ad attività di vari ambiti di ricerca, da quello biomedico a quello economico e giuridico.
Dopo i saluti istituzionali del rettore, prof. Giovanni Cuda, le attività sono proseguite con una dimostrazione attuata dalla Medicina Legale dell’ateneo Catanzarese congiuntamente con la Questura di Catanzaro, reparto della squadra mobile della Polizia di Stato e Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Catanzaro, squadra dei rilievi tecnici dell’Arma dei Carabinieri e il Reparto della Polizia Scientifica che hanno simulato la scena del crimine e le operazioni successive dei rilievi. Dopo questo primo momento i ragazzi si sono addentrati nei diversi laboratori dell’intero Ateneo. Grande l’entusiasmo registrato durante la giornata sia tra gli studenti che tra i docenti. La responsabile del progetto per l’Università Magna Graecia è la prof. Donatella Paolino.