"Radici Calabresi" è un manoscritto di poesie nato dal desiderio di mantenere viva la connessione tra la Calabria e i calabresi sparsi in tutto il mondo. Parla l’autore: «Ho deciso di scrivere queste poesie per offrire un ponte emotivo e culturale, un modo per sentirsi sempre vicini alla propria terra natale, indipendentemente da dove ci si trovi. Ogni poesia è un omaggio alle bellezze, alle tradizioni e allo spirito della Calabria, una terra ricca di storia, cultura e natura mozzafiato».

Attraverso queste righe, cosa intende smuovere Cataldo Salerno?
«Spero di evocare ricordi, emozioni e immagini che possano riscaldare il cuore di chiunque ami questa terra. "Radici Calabresi" è dedicato a tutti i calabresi che, pur lontani, portano sempre nel cuore l'amore per la propria terra d'origine. Che queste poesie siano un balsamo per l'anima e un modo per sentirsi sempre connessi alle proprie radici calabresi».

Cataldo Salerno, 49 anni, vive a Cirò Marina, in provincia di Crotone. Perché un libro di poesie?
«In verità, questo manoscritto è rimasto in un cassetto, dimenticato, per circa 15 anni. Ma qualcosa dentro di me continuava a ripetermi: “Dai, cosa aspetti? Apri quel dannato cassetto e datti da fare!”». 

Così, un bel giorno, Cataldo ha deciso finalmente di aprire quel cassetto ormai vecchio, consumato (e non vi nascondo anche brutto) e di terminare ciò che avevo iniziato.
«Da piccolo avevo un sogno: diventare giornalista e scrittore. Ma, purtroppo, la vita a volte ci mette davanti a bivi dove le scelte, seppur forzate, sono anche importanti»

Cataldo ha dovuto abbandonare gli studi da giovane.
«Sí, perché ho iniziato a lavorare, cambiando lavori tantissime volte (anche nell'ultimo anno, per la verità) per aiutare la mia famiglia che, in un momento di grande felicità, si è trovata come per maledizione in una situazione difficile e delicata».

Gli anni sono passati lentamente e molte cose sono accadute.
«Vero. Gli anni sono passati come un soffio di vento e il mio sogno era ormai dimenticato in quel brutto e inutile cassetto.
Un giorno, mio padre, ormai consumato dalla malattia, mi fece giurare: “Promettimi che prima o poi pubblicherai il tuo libro. Qualsiasi cosa succeda, lo farai, per me, per te. Giura!”».

Dopo un breve periodo, il papà ha cessato di vivere
«Adesso che il suo e il mio sogno è realizzato, dedico questo libro a lui e a tutti i calabresi sparsi per il mondo, con un abbraccio forte a tutti voi che mi leggete».