Ospite della prima giornata di proiezioni il regista di Saracena, Giuseppe Gagliardi, autore di film come Tantanka e la serie Sky 1992
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È partita dalla corte del castello aragonese la seconda edizione del Castrovillari Film Festival, la rassegna internazionale di cortometraggi organizzata e finanziata dal Comune di Castrovillari anche con l’apporto della municipalizzata Gas Pollino ed il contributo dell’Associazione “Chimera” nonché patrocinata dalla Regione Calabria e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino.
Ben 1560 cortometraggi iscritti da 87 nazioni diverse danno la portata dell’evento che vede Francesco Sottile e Antonio La Camera come direttori artistici che hanno scelto tra le pellicole in concorso le 19 finaliste che verranno giudicate dalla giuria tecnica composta dalla regista e sceneggiatrice Rossella Inglese, dal produttore Andrea Gatopoulos, dal direttore della fotografia nonché regista Andrea Manenti e dal regista e sceneggiatore Antonio Romagnoli.
«È stata una edizione difficile dal punto di vista organizzativo per il rispetto delle norme anti contagio ma alla fine siamo qui a celebrare l’evento – ha dichiarato Francesco Sottile, uno dei due direttori artistici – La nostra intenzione non è creare delle tematiche ma abbiamo deciso di ricercare i lavori più autoriali e andare alla ricerca di giovani autori che sono nel panorama mondiale, lavori di più difficile reperibilità e con un profondo valore artistico».
Un festival giovane, al suo secondo anno di svolgimento, fatto da giovani con una giuria tecnica alla quale si affianca un’altra formata da ragazzi del posto, che avrà il compito di assegnare un proprio premio.
«Per noi era importante coinvolgere giovani di castrovillari – ha spiegato Antonio La Camera, direttore artistico dell’evento – Portare a loro dei lavori che avrebbero difficoltà di vedere altrove e permettere di arricchirsi». Un festival internazionale che ha l’ambizione di crescere sempre di più e meglio nei prossimi anni. «Quello che viene da fuori ci arricchisce, per arricchire la cultura che abbiamo, non perdendola ma rafforzandola».
Ospite della prima serata il regista Giuseppe Gagliardi, che ha firmato le serie Sky 1992, 1993 e 1994, film come Tatanka e La vera Leggenda di Tony Vilar, la serie Rai “Non uccidere” che è partito proprio da cortometraggi come sua prima esperienza di lavoro. «Il cortometraggio è una forma espressiva straordinaria perché ti permette con pochi soldi e mezzi di fare una palestra necessaria, un percorso fondamentale per un aspirante regista. Nel tempo in cui io facevo i cortometraggi la cosa divertente era la collaborazione di buona parte del paese di Saracena dove ogni estate mettevamo su un set e ognuno faceva qualcosa, in un momento collettivo creativo importante che è stata una grande palestra per capire come funziona il meccanismo narrativo di un film».