VIDEO | È uno dei tesori archeologici più rilevanti del Mezzogiorno d’Italia scoperto negli anni ’60 durante i lavori per la costruzione di un acquedotto. L'assessore Spirlì: «Gli scavi continueranno»
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Attorno al fascino della villa romana di Casignana, uno dei tesori archeologici più rilevanti del Mezzogiorno d’Italia, si è svolto l’incontro organizzato dalla locale Amministrazione Comunale e dall’Università della Calabria, per la presentazione del programma di restauro dei preziosi mosaici. Il sito venne scoperto negli anni ’60 in occasione dei lavori per la costruzione di un acquedotto. Gli scavi successivi portarono alla luce due complessi termali ben conservati. E per gli esperti, c’è ancora tanto da scoprire. «Questo è un luogo magico. Mi auguro che si possano continuare gli scavi negli ettari circostanti – ha espresso l’assessore regionale alla cultura Nino Spirlì – e magari a portar fuori altre bellezze come quelle emerse».
I rappresentanti dell’Unical e gli studenti verranno ospitati a Casignana dal Comune per tutta la durata della campagna di restauro, la cui attività sarà dagli stessi direttamente curata. «Gli studenti che conseguiranno la laurea in conservazione dei beni culturali, domani saranno abilitati all’esercizio della professione – ha rimarcato la coordinatrice del progetto Donatella Barca - E quindi valorizzare il nostro territorio restaurando i nostri beni. La Calabria ne ha tanti, ed è giusto che venga promossa per quello che ha».