Un programma che si snoda in 10 giorni. E poi 100 appuntamenti dedicati al mascheramento, alla cultura, al “Premio Carnevale”, allo sport, alla danza e al folklore con il Festival internazionale.

A Castrovillari – si legge in una nota stampa- la macchina organizzativa è al lavoro per la grande kermesse carnascialesca, la più importante della Calabria, inserita tra i Carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, Sciacca, Cento e riconosciuta dal Touring Club tra i dieci Carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali, tanto da essere riconosciuta dal Mibact, tra le manifestazioni culturalmente più importanti.  Ultimo, in ordine di tempo, è dello scorso giugno 2023, il prestigioso riconoscimento di evento storicizzato e di alto interesse regionale e culturale grazie alla proposta di legge, approvata in Consiglio regionale.

Leggi anche

Le origini del Carnevale di Castrovillari

Il Carnevale di Castrovillari, affonda le sue radici dalla prima metà del '600 allorquando venne diffusa la storia di “Organtino” - farsa dialettale di Cesare Quintana - proprio in occasione dei riti carnascialeschi. L’evento, alle falde del Pollino, nasce nel 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che diede vita alla prima edizione. Da allora, grazie ai vari presidenti che si sono succeduti e ai direttori artistici, l’evento è cresciuto in modo esponenziale.

L’appuntamento è riuscito a fare rete con le scuole cittadine, già al lavoro nei loro laboratori, per creare maschere che coloreranno le principali strade cittadine. Ma anche nelle case dei castrovillaresi e non solo, c’è fermento. Le stoffe prendono forma e consistenza per dare vita a quel serpentone colorato che coinvolge e trascina lo spettatore che diventa attore principale della manifestazione.  Anche i carristi sono all’opera per realizzare carri ispirati a temi attuali, fiabeschi e di satira.

Il Cda della Pro Loco, il presidente Eugenio Iannelli ed il direttore artistico, Gerardo Bonifati- prosegue il comunicato- hanno incontrato i gruppi e le scuole che porteranno in scena il loro carnevale. L’11 febbraio è attesa la “Parata delle Gioia”, evento dedicato ai piccoli del Carnevale per poi proseguire al pomeriggio con la sfilata dei gruppi mascherati e carri allegorici, colorando ogni angolo di Castrovillari.

Leggi anche

I numeri della passata edizione

Lo scorso anno, nelle due sfilate, si è raggiunto quota 100mila. Tanti i turisti, i camperisti che hanno voluto vedere ed essere coinvolti in questo grande evento che determina, inoltre, un corposo e virtuoso indotto economico che sostiene una rilevante crescita del tessuto produttivo dell’intero territorio per le attività commerciali che registrano il tutto esaurito con locali, che deliziano i palati dei turisti con specialità tipiche della tradizione carnascialesca. Tradizione vissuta appieno durante le “Serenate Tradizionali” ovvero la “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del Carnevale di Castrovillari, che si tiene il giovedì grasso, (8 febbraio) e riprende l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”.  

«Una festa nella festa che rilancia espressività e fantasia della gente del Pollino, un’eredità che si arricchisce ininterrottamente di raffigurazioni proprie che prendono vita grazie ad una libera partecipazione che qui è storia e cultura per le proprie radici. Un patrimonio trasmesso dall’amore per la propria Terra».  Così il presidente, Eugenio Iannelli ed il direttore artistico, Gerardo Bonifati che invitano tutti a partecipare nel segno dell’allegria, dei colori e della spensieratezza con un occhio rivolto a chi è meno fortunato di noi.