L’associazione “Mamme sprint”, per amore dei propri figli e per dovere verso gli altri bambini della comunità, ha organizzato una giornata all'insegna del divertimento, della serenità e della fratellanza
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Un carnevale sobrio quello appena passato a Nocera Terinese. Sarà per il coronavirus oppure per le difficoltà delle associazioni di volontariato che quest’anno non sono riuscite a organizzare la sfilata dei carri, il rischio che l’appuntamento tanto atteso soprattutto da parte dei più piccoli passasse senza un minimo di festeggiamento è stato alto.
A scongiurare il pericolo ci ha pensato un gruppo di mamme volenterose e tenaci che si è costituito anche in un’associazione denominata "Mamme sprint". Il gruppo di donne per amore dei propri figli e per dovere verso gli altri bambini della comunità, caparbiamente, si è messo in testa di organizzare una piccola giornata all’insegna del divertimento, della serenità e della fratellanza. Detto fatto.
E così il 23 febbraio, in un periodo in cui la gente è distratta dalla paura delle malattie, il gruppo di mamme noceresi (formato da Rosa Cario, Rosella Mastroianni, Sonia Motta, Rosaria Vaccaro, Francesca Orlando, Daniela ed Emanuela Curcio, Rosina Damiano, Maria Teresa Cabano, Marica De Santis e Teresa Trunzo, Rosamaria Cario e Rosalba Ganino) ha fatto sì che Nocera Marina e piazza Giovanni Paolo II si trasformassero in un luogo di condivisione e divertimento per grandi e bambini senza bisogno di doversi spostare in altri paesi limitrofi alla ricerca di un po' di svago.
La giornata è stata allietata da clown, musica e i famosi Giganti di Reggio che insieme hanno trasformato la piccola festa in un pomeriggio fantastico. La manifestazione è terminata con un gran buffet di dolci "offerto" da tutte le mamme che hanno ritenuto di partecipare con i loro bimbi.
Il gruppo, secondo le organizzatrici, è aperto a tutte le mamme. Un'iniziativa che sicuramente sarà replicata con altri eventi già in programma il tutto all'insegna di uno slogan: “Facciamo in modo che i nostri bimbi siano il vento e non la bandiera”.