VIDEO | Dall'incontro tra un appassionato di fotografia e una scrittrice nasce una mostra di venti tavole che raccontano la canzone calabrese per eccellenza
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Prendi un consulente aziendale con la passione per la fotografia, fagli conoscere una insegnante di lettere che scrive romanzi e l’accoppiata – incentrata sulle passioni extralavorative – diventa una mostra tra le più originali nell’estate calabrese.
Gli scatti di Rocco Pignataro, un 50enne di Oppido Mamertina, e il racconto di Alba Carmen Caratozzolo – una palmese che di anni ne ha appena 22 anni - hanno formato 20 tavole esposte a Palmi, nell’incantevole area della Villa Mazzini, per quella che gli autori definiscono «una Calabrisella Mia in chiave contemporanea».
Jauru d’amuri si intola la mostra, che è un progetto nato quasi per caso. «Volevo fare delle foto diverse dal solito – spiega Pignataro – e così quando ho conosciuto Alba abbiamo pensato ad una formula diversa che unisce parole e immagini per dare anche un messaggio rispetto ai riti d’amore che si utilizzavano una volta, quando l’incontro furtivo al lavatoio diventava un’occasione certamente più poetica di quelle in voga oggi, dove a volte basta un sms per l’approccio». Un’esperienza divertente, quindi, intorno alla nostalgia per gli innamoramenti “timidi” che poi hanno un lieto fine, con la giovane insegnante scrittrice che si è calata anche nei panni della fotoattrice.
«Si tratta di un mondo che non c’è più – rimarca Caratozzolo -perché gli innamorati della mia storia sfuggono alle usanze dell’epoca che a volte imponeva ai giovani i matrimoni di convenienza, ma pur sempre è moderno il messaggio educativo che ho voluto lanciare soprattutto ai ragazzi con il mio racconto: l’amore ha sempre bisogno di coraggio e rispetto reciproco, valori condivisi che rafforzano i legami al di là della esteriorità e di una certa tendenza a vedere i sentimenti come un qualcosa che si consuma e poi si butta».