VIDEO | Costruita nel 1608 è stata abbattuta nel 1912 dall’amministrazione comunale dell’epoca. Oggi l’area di Piazza Ruffo ne restituisce le fondamenta grazie ad un finanziamento ministeriale
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Una storia rimasta sotterrata per troppo tempo e che adesso il comune di Bovalino vuole riportare alla luce, è quella della Torre Scinosa, torre costiera di avvistamento costruita nel 1608 e abbattuta nel 1912. «Una torre - spiega l’assessore alla cultura del Comune di Bovalino Pasquale Blefari - che è stata utilizzata con scopi difensivi per svariati secoli e che purtroppo però nel 1912, su indicazione del Comune, è stata demolita; sia per creare una piazza ma anche, incredibilmente, per non coprire la luce a un palazzo che era stato costruito da poco. Purtroppo la storia bovalinese è ricca anche di questi eventi ma ha soprattutto un passato glorioso che sta tornando alla luce».
Un finanziamento ministeriale dell’importo complessivo di 500 mila euro ha permesso l’inizio, lo scorso dicembre, dei lavori di riqualificazione, ripristino e messa in sicurezza dell’area urbana di Piazza Gaetano Ruffo. Grande attenzione è però riservata proprio alla valorizzazione di quanto rimasto dell’antica torre, mettendo al centro del progetto le fondamenta che per oltre 100 anni sono rimaste coperte dal cemento della piazza.
«La torre sarà a vista - commenta Cinzia Cataldo, vicesindaco di Bovalino - in modo da dare a tutti la possibilità di vederla nel dettaglio, da vicino. Chiaramente sarà delimitata sia per la sicurezza delle persone, sia per quella della torre stessa, così da preservare i lavori in corso di svolgimento. La piazza verrà inoltre riqualificata con una pavimentazione nuova ed un’illuminazione davvero particolare. Siamo molto soddisfatti di questa opera. Ringraziamo il progettista, ed il direttore dei lavori l’architetto Antonio Borgia che ha reso possibile quella che era la nostra idea di piazza, di bene storico e archeologico, perché anche questo diventerà da oggi Piazza Ruffo. Un grazie anche alla ditta siciliana Arkeo Restuari, specializzata nel settore, che sta lavorando molto bene e celermente».
I lavori sull’area di Piazza Ruffo, che l’amministrazione comunale spera di vedere conclusi entro la stagione estiva, stanno nel frattempo portando alla luce nuovi interessanti reperti. «Di recente - aggiunge l’assessore Blefari - è stato trovato un pozzo, che l’archeologo, la professoressa Marilisa Morrone, ancora sta datando ma certamente è antecedente al 1850. Quest’area sta regalando diverse sorprese ma credo che lo stesso potrebbe valere per tutto il territorio bovalinese, infatti stiamo cercando di trovare un accordo di collaborazione con alcuni enti di ricerca affinché tutto questo divenga un lavoro sistematico, per incrementare lo studio della storia bovalinese ed incrementare gli afflussi turistici oltre che per provare a svegliare il nostro amor civico».