Secondo il Rapporto sulla condizione studentesca del 2018 del Consiglio nazionale degli studenti universitari, nell’anno accademico 2016/2017 il numero dei beneficiari di borsa di studio è stato coperto nella misura del 95%.

Un dato che sembrerebbe positivo se non fosse che a rappresentare quel 5% di idonei non beneficiari siano soprattutto studenti di Sicilia e Calabria. Un dato che negli anni però non è migliorato.

All’Università Magna Graecia di Catanzaro gli studenti vogliono far sentire la loro voce chiedendo l’intervento delle istituzioni e dell’Ateneo. 

«Solo due anni fa abbiamo avuto la copertura di tutti gli idonei beneficiari – ha spiegato Damiano Carchedi, Garante degli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza -, ma già lo scorso anno, anche a causa dell’aumento delle richieste, centinaia di ragazzi sono rimasti fuori. Noi chiediamo alle istituzioni di mettere in campo azioni che possano consentire a tutti di poter concludere il proprio percorso di studio, soprattutto a chi sceglie di rimanere in questa terra “complicata” per studiare e formarsi».

«Il divario tra Nord e Sud – ha detto Carmine Spadafora, studente di Giurisprudenza – è abbissale specialmente in Calabria dove solo uno studente su cinque riceve il beneficio».

 

Gli studenti chiedono la riapertura del bar di Giurisprudenza

Oltre a questo, sono diverse le grandi e piccole criticità evidenziate, tra queste quella della chiusura del bar all’interno della struttura.

Pare siano sorti dei problemi tra i gestori del locale ed i vertici dell’università. Gli studenti però sono stati privati dell’unico spazio di convivialità e di aggregazione.

«Per sostituire il servizio del bar – ha spiegato Debora Vasile, studentessa di economia – hanno inserito delle macchinette però io sono celiaca e quindi sono costretta a portare da casa il pranzo perché la mensa è lontana e preferisco rimanere all’interno dell’università».