Una chiusura con il botto. Una pagina nuova, bella e futuristica quella chiusa ieri a Porta Siacci a Campo Calabro con la Biennale dello Stretto. E a tracciare un bilancio senza alcun dubbio positivo è stato il sindaco Sandro Repaci che già dalla prima edizione ha creduto fortemente nel potenziale di un evento che apre il territorio a prospettive future.

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«Ci aspettavamo nei fatti questi numeri. Diverse migliaia di visitatori solo nei giorni in cui qui ci sono stati i talk. Poi ci sono stati gli eventi gli altri giorni e sono stati dedicati alla visita esclusiva perché il cuore della biennale, con i talk con i dibattiti e con le riflessioni si erano spostati a Reggio Calabria e a Messina. Noi chiudiamo questa parte iniziale. La biennale continua ancora nell’ottica di una biennale diffusa per cui si sposta in varie parti della Calabria, in alcune parti della Sicilia. Rimane forte Siacci il cuore della parte espositiva della Biennale che sarà aperta in tutti i fine settimana. Daremo l’occasione, a tutti gli istituti superiori, di visitare ancora le installazioni.

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