Si è tenuto a Locri il convegno di studi scientifici promosso dalla sede locale dell’ArcheoClub d’Italia in collaborazione con il comune e il Gal Terre Locridee dedicato all’importanza dell’archeologia subacquea. 

Un momento di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio culturale che ha visto intervenire sul palco allestito nel giardino della Fondazione Zappia il Presidente dell’ArcheoClub di Locri, Nicola Monteleone; le archeologhe Maria Teresa Iannelli e Roberta Eliodoro; Pietro Cirigliano, Segretario Generale dell’ArcheoClub d’Italia; Domenica Bumbaca, Assessore alla Cultura del Comune di Locri ed i soci dell’ArcheoClub di Locri Luisa Coluccio ed Emanuele Capogreco.

Nel corso dell'evento si è parlato in particolar modo di ritrovamenti fortuiti e, di conseguenza, è stato concesso ampio spazio alla trattazione del tema legato ai Bronzi di Riace, la cui scoperta viene celebrata quest’anno - in occasione del cinquantenario - con numerosi eventi di promozione del patrimonio culturale della Magna Grecia.

«Questa serata non vuole soltanto essere un momento di conoscenza e valorizzazione - ha spiegato il presidente Nicola Monteleone - ma anche celebrazione e uno speciale ringraziamento a tutto gli studiosi, i restauratori e gli appassionati che negli ultimi 50 anni hanno speso le loro energie e le loro risorse per valorizzare un complesso statuario che bisogna definire patrimonio dell’umanità»

La manifestazione in scena a Locri vuole inoltre richiamare il programma di arte, cultura e storia che l’amministrazione comunale sta portando avanti nell’ottica della candidatura della Locride a capitale italiana della cultura 2025, promosso dal Gal terre Locridee, sostenuto da tutti i comuni della Locride e promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.