La nuova sezione sarà inaugurata domenica. Il direttore Demma: «Questo è il luogo in cui questo patrimonio torna ad essere quel che deve: proprietà di tutti»
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Una serie di reperti provenienti da sequestri operati dai carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale di Cosenza, recuperati nel corso degli anni (principalmente tra il 2011 e il 2019) con complesse operazioni di indagine sul territorio regionale o nazionale e che sono stati riconsegnati allo Stato, saranno in mostra al Museo archeologico nazionale della Sibaritide.
La nuova sezione sarà inaugurata domenica prossima quando scatterà l'Operazione Erodoto per permettere a tutti i visitatori di scoprire quella che al Parco archeologico di Sibari hanno definito “Archeologia salvata”. «Le collezioni “salvate” - afferma il direttore del Parco archeologico di Sibari Filippo Demma - sono composte da vasi di varie epoche, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, ma anche da gioielli, ornamenti antichi in metallo, reperti di vario tipo provenienti dal mercato clandestino spesso alimentato da attività di scavo non autorizzate. Una parte dei sequestri consiste in un grande numero di monete, dal periodo greco al tardo Medioevo, recuperate dai “collezionisti” anche tramite il commercio online. In questa sezione i reperti più interessanti saranno presentati secondo una rotazione periodica, per poterne ammirare maggior numero possibile nel corso del tempo ed avere un motivo in più per tornare spesso al Museo, che è il luogo in cui questo patrimonio torna ad essere quel che deve: proprietà di tutti».
La domenica del Parco non sarà solo dedicata all'Archeologia salvata. Al Museo, infatti, per il ciclo di conferenze #nonrompeteci si tornerà a parlare di femminicidio e violenza di genere insieme a Demma e ad Antonio Gioiello, autore del libro "Il femminicidio in Italia" e presidente dell'associazione Mondiversi. Interverranno l'onorevole Simona Loizzo, parlamentare componente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, e Annamaria Bianchi, assessora alla Cultura del Comune di Cassano.