Desta preoccupazione lo stato della lingua nelle comunità arbëreshe. Se è proprio la comunicazione il veicolo principale del mantenimento dell’identità albanese che ha permesso oggi alla Calabria di porsi come mediatore tra le nazioni, dichiarando un primato nella gestione delle relazioni con l’Albania, questo primato potrebbe essere messo in discussione dalla perdita della lingua.

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Sono fondamentali i temi che il presidente Begaj ha trattato con il presidente Occhiuto: dall’economica, al turismo, all’università, il progetto della Regione è un progetto ambizioso e l’assessore alle Minoranze linguistiche Gianluca Gallo è certo che il percorso iniziato sia importante e denso di opportunità.

Si fa spazio intanto tra le comunità la ricerca di soluzioni immediate per porre rimedio alla veloce perdita delle conoscenze linguistiche da parte delle più giovani generazioni. Tra attivazione di corsi di lingua nelle scuole e nei comuni e iniziative di identità, la strada è lunga e ricca di ostacoli da superare. La volontà di percorrerla sembra però forte e la visita del presidente ha reso più certa la convinzione in tal senso.

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Le comunità calabresi rappresentano per l’Albania un fondamentale legame con il passato, un filo diretto con il Rinascimento che il tempo ha spezzato altrove, ma ha mantenuto intatto tra le montagne e le valli abitate ancora dai discendenti delle famiglie e dei soldati albanesi che nel XV secolo iniziarono la loro migrazione in Calabria.