L'artista: «La nostra regione apparirà sempre ai miei occhi come la Cenerentola che non è riuscita ad andare al ballo col principe azzurro»
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Antonino Giacobbe, ma chi è questo giovane baritono calabrese che viaggia per il mondo con il vento in poppa? Quali le sue origini, i suoi studi? Io provo a farlo dire allo stesso Antonino davanti a un buon caffè.
«Di certo un ragazzo privo di paure e con un sogno da difendere, non amo particolarmente parlar bene di me, preferisco far parlare gli altri (ride). Ho sempre dato importanza allo studio anche per l'attenta educazione ricevuta, penso che bisognerebbe comprenderne di più l'importanza, oggi si vuol avere tutto subito e senza sacrificio. Tornando a noi, ho concluso gli studi specialistici di Lingue per la Cooperazione Internazionale a Catania, in piena pandemia, e la seconda laurea in Canto Lirico presso il Conservatorio di Cosenza»
C’è da dire che Antonino ha sempre cantato la musica che i più definiscono "seria", quella che i "non addetti ai lavori" vedono come lontana e superata. E lui: «Sì, ma questa musica ha fatto venire giù tutto il resto, l'opera lirica ha in sé la musica essenziale di ogni sentimento ben espresso». E il tuo percorso è stato un crescendo straordinario. «I lavori dell'ultimo anno sono stati entusiasmanti, il debutto a Milano il 9 Maggio 2022 in "Elisir d'amore" al Loggione del Teatro alla Scala e poi a Torino, il "Così fan tutte" dopo pochi giorni a Milano, la "Bohème" di Giacomo Puccini ad Teatro Mancinelli di Orvieto e "La Traviata" di Giuseppe Verdi a Cosenza in estate, "Il Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini in Romania ed in Francia. Ora altre importanti novità!»
Dopo un percorso durato 3 lunghi anni, dopo la prova scritta, la prova pratica e la prova orale al Concorso Ordinario in Toscana, Antonino Giacobbe è diventato Docente abilitato. «Sì, un parto gemellare! È stato un percorso che mi ha dato tanta soddisfazione, anche perché oggi avere sicurezza lavorativa sta diventando un privilegio, anche per chi ha sempre pensato che studiare sia l'unico mezzo a disposizione per riuscire!»
Il baritono Antonino Giacobbe è reduce di un suggestivo Concerto di Musica Sacra a Genova, affiancato da artisti preparatissimi provenienti da ogni parte del mondo. «Sì, è sempre bello! Come spesso mi piace dire, la musica ha l'immenso potere di raccogliere delle schegge impazzite da ogni parte del mondo e riunirle in una sola stanza, questa è la vera magia!». A dicembre Figaro chiama improvvisamente, ed ecco un grande successo a Parigi per un Barbiere di Siviglia spettacolare! Et Alors on y va! Vive la France!
«Figaro rappresenta per me il personaggio più complesso ma allo stesso tempo più soddisfacente, sia difficoltà puramente tecniche che per la complessità del personaggio. Sempre brillante, felice, con una soluzione per ogni situazione. Ci vorrebbe un Factotum nella vita di ognuno! Interpretarlo in due situazioni stupende, al di fuori dei confini del mio paese, è un ricordo che custodisco gelosamente! Devo ringraziare persone eccezionali del mondo artistico che mi danno queste opportunità»
Il giovane baritono calabrese ha all'attivo il ruolo di Guglielmo nel Così fan tutte di Mozart all'Università La Bicocca di Milano; La Traviata di Giuseppe Verdi come Giorgio Germont presso Villa Rendano di Cosenza; ha interpretato Marcello al concorso internazionale Spazio Musica e le successive tre recite di Boheme al Teatro Mancinelli di Orvieto. «Sono grato alla vita per aver potuto iniziare a cantare e anche così velocemente le opere che più apprezzo, ne mancano ancora tante e spero di poterle interpretare tutte. Questa Bohème a Cagliari è un importante impegno, un progetto che mi entusiasma tantissimo. Ringrazio il Teatro Lirico di Cagliari che mi ha voluto ospitare, ho potuto leggere tutto il cast, veramente ricco di acclarati e giovani artisti che già conoscevo e che ora condivideranno il palcoscenico con me, è sinceramente emozionante. Mi troverò a Cagliari dal 28 Novembre al 30 Dicembre e sarà un Natale speciale!».
Non deve essere facile salire sul palcoscenico per una prima. Tensioni, paure…. «Non mi piace aver paura. Solitamente sono molto concentrato e già innamorato della storia che andremo ad inscenare. Ovviamente l'emozione non si riesce a controllare, è forte in petto, ma il pubblico questo non deve mai capirlo». Giacobbe e la Calabria. «La Calabria apparirà sempre ai miei occhi come la Cenerentola che non è riuscita ad andare al ballo col principe azzurro. Ogni volta che ti allontani vieni assalito da profondo dispiacere».
Antonino, un ragazzo calabrese serio e molto attento. Ha fatto tanti sacrifici, si è speso molto per raggiungere i suoi obiettivi. «Ci sono tanti progetti per il futuro, di certo sarà la vita a collocarti, la cosa più importante è non perdere di vista ciò che conta nella vita per ogni essere umano, penso che questa sia la chiave per raggiungere la felicità»
Parlando con Antonino mi sono venute in mente le serate insieme per un interessante lavoro teatrale, giusto alla vigilia della terribile pandemia. Erano i successi di: ‘America - Il Sogno di Antonio’ con un debutto di grande successo a Cosenza. C’erano giovani attori, tenori, soprani, baritoni come Mirko Iaquinta, Antonino Giacobbe - Valeria Bastone, Rosalba Truglio ed Alessandro Gallo. E ovviamente c’era l’anima di quel progetto Federico Veltri. Fu un grande successo e cominciarono anche le prime repliche. Poi la maledetta pandemia. Antonino era parte fondamentale di quel gruppo. Tutti bravi, tutti straordinari. Ragazzi calabresi che hanno dato il meglio. E che continuano ad avere tanto successo.