Per vedere i primi cantieri dell’Antica Kroton, bisognerà attendere un annetto. È la previsione di Antonio Senatore, neo dirigente comunale dell’unità operativa dedicata al progetto di archeologia urbana nella città di Crotone da oltre 60 milioni di euro, da realizzare insieme a Regione Calabria e Ministero dei Beni Culturali entro il 31 dicembre 2025.

Manca la firma delle convenzioni

«Dopo l’approvazione delle rimodulazioni e delle schede progettuali da parte della Regione – ha spiegato l’assessore comunale alla Cultura, Rachele Via, in una apposita conferenza stampa - siamo alla vigilia della firma delle nuove convenzioni che sostituiscono quelle già precedentemente sottoscritte e che rappresentavano una spada di Damocle per la città. Una clausola, infatti, prevedeva che il finanziamento non solo potesse essere perso ma addirittura che ci potessero essere ripercussioni economiche per il Comune. Solo un lavoro di ricucitura tra tutti i partner del progetto, Regione e Ministero dei Beni Culturali, ha permesso di arrivare finalmente a poter affermare che il progetto parte realmente».

Cantieri tra un anno

A spiegare l’iter che seguirà la firma delle convenzioni è il dirigente: «Dopo questo passaggio, bisognerà predisporre le linee guida per lo studio di fattibilità, individuando sulle singole misure del progetto gli obiettivi e le finalità su cui farlo. Poi, si accede alla fase successiva che è quella della progettazione e della realizzazione».
Tempo per i primi cantieri? «Un anno – azzarda Senatore - Va considerato che si parte da zero, non c’è alcuna progettualità già fatta, le convenzioni, per utilizzare le somme destinate, non sono ancora firmate. Senza la firma delle convenzioni, non si può fare alcun impegno di spesa. Quindi, per aprile-maggio 2022 si potranno avere i primi affidamenti».

Riqualificazione urbana e offerta turistica

Intanto, gli uffici sono già al lavoro per «individuare gli obiettivi delle singole misure degli interventi di pertinenza del Comune di Crotone. Si tratta di misure importantissime per la riqualificazione urbana della città, che dovranno inserirsi in un contesto ancor più importante, che è la realizzazione di un attrattore culturale della città stessa, che si integri con gli interventi di competenza ministeriale. Il Parco di Capo Colonna, il Museo e il Castello Carlo V saranno gli elementi fondamentali su cui far nascere questo attrattore culturale che, speriamo, permetterà alla città di creare un’offerta turistica anche per la crescita economica del territorio».

L’unità operativa Antica Kroton

Alla conferenza stampa, presente anche il sindaco, Vincenzo Voce, che si è detto determinato a sollecitare la Regione affinché la firma delle convenzioni avvenga prima delle elezioni. Il primo cittadino ha anche difeso la scelta di creare una unità operativa all’interno dell’ente dedicata ad Antica Kroton: «Una scelta precisa quella dell’amministrazione non solo di scindere le competenze del Settore Ambiente da quello dell’Urbanistica ma anche di creare una struttura ad hoc che segua esclusivamente il progetto, con un suo dirigente e con una unità operativa specifica, proprio per l’importanza che il progetto riveste per la città di Crotone. Nel dott. Senatore abbiamo individuato un professionista di grande esperienza che come noi ha accettato la sfida di questo grande ed importante progetto».