Si tratta di uno strumento nuovo, presentato ufficialmente nel 2001 alla Fiera musicale di Francoforte. Il giovane spiega: «Ha qualcosa di magico ed unico»
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Andrea Reda, nato in Pre-Sila cosentina nel 1999, è un musicista percussionista. Già all'età di 8 anni inizia gli studi presso una scuola di musica privata. Dal 2019 studia Percussioni classiche presso il Conservatorio di Cosenza "Stanislao Giacomantonio" sotto la guida del maestro Tarcisio Molinaro. Prossimo alla laurea triennale. Amante della fotografia, dell'arte nella sua completezza, (avendo frequentato il liceo Artistico) ha un animo creativo. Gli amici lo descrivono come un ragazzo sensibile e attento. La musica è tutta la sua vita. «Per me la musica è la base fondante della mia esistenza, mi accompagna ogni giorno, mi ha cresciuto e mi cresce tirando fuori il meglio di me. La musica arricchisce sempre, educa e cura gli animi».
Andrea vanta una particolarità: suona uno strumento sconosciuto ai più: l'handpan, che nasce con il nome di Hang attorno all'anno 2000 a Berna, in Svizzera. Nel 2001, dopo modifiche e miglioramenti, viene presentato alla fiera musicale di Francoforte e venduto in tutto il mondo. È uno strumento dal suono elegante, che affascina e conquista.
Il giovane racconta: «Mi è capitato di scoprirlo tramite video, sui social. Il Disco Armonico, come preferisco chiamarlo, ha qualcosa di magico e unico, il suo suono dolce e delicato riempie di emozione, ed è quello che ho provato ascoltandolo la prima volta».
In tanti hanno apprezzato la sua performance al Teatro Rendano di Cosenza: «È veramente un piacere sapere di aver trasmesso qualcosa! Suonare davanti tanta gente è sempre una forte emozione, e poi farlo con il Disco Armonico, portando un mio brano, lo è ancor di più. Vorrei far conoscere ancora di più questo magico strumento, sperimentando qualcosa di nuovo e di unico»
Andrea è un giovane musicista che studia, si impegna, suona quando è chiamato negli spettacoli. Ed ha una visione positiva della vita e del futuro. «Sono tanto legato alle mie cose, ai miei posti e alle tradizioni che vivo qui quotidianamente. Sono una persona molto positiva, credo totalmente che si possa fare qualcosa, qualcosa di innovativo, bisogna crederci. Viviamo in una regione meravigliosa, che potenzialmente potrebbe dar tanto, io ci credo».
I sogni del giovane musicista sono i sogni della normalità. «Finiti gli studi vorrei lavorare, insegnare e suonare. E vorrei metter su famiglia». Reda vive nella Pre-Sila cosentina, si muove da una parte all’altra della provincia per lavoro e per passione. Ma è sempre innamorato della semplicità della vita. Ed è molto legato alla sua famiglia. E a chi gli è sempre vicino.
«Intanto i miei genitori, che mi accompagnano da sempre in questo mio percorso, loro ci sono sempre stati. La mia ragazza, una persona meravigliosa e piena di valori. Il mio miglior amico, persona dal talento unico, pronto ad iniziative legate alla mia carriera, ed in fine al mio maestro, colui che mi sprona a dare sempre più, senza mai arrendersi e credendoci sempre». Andrea pensa al suo futuro, e pensa di poter vivere con la musica. La sera, quando torna a casa e prima di terminare la giornata dedica il suo ultimo pensiero «alle persone che più mi stanno a cuore, e poi sicuramente a ciò che dovrò suonare il giorno dopo».