La Calabria torna ad assegnare in modo autonomo i premi In/Archittettura 2023 per il territorio regionale dopo essere stata accorpata alla Sicilia per un paio di anni. È da lunedì scorso, infatti, che è possibile presentare sul portale Archilovers le candidature per gli ambiti riconoscimenti promossi dall’Istituto Nazionale di Architettura e dall’Ance.

Come detto, la grossa novità per questa stagione è proprio la sezione In/Arch Calabria. L’iniziativa si colloca nella lunga e prestigiosa tradizione dei premi In/Arch che, a partire dalla prima edizione del 1962, hanno rivestito un ruolo di grande importanza nel dibattito architettonico nazionale. 

I premi si sono sempre caratterizzati, unici in Italia, per un aspetto particolare: viene premiata l’opera di architettura come esito di un processo complesso che coinvolge tutti i passaggi della filiera produttiva. Vale a dire domanda, esigenze, programma, norme, risorse, progetto, realizzazione, controllo, gestione, manutenzione. Da qui la scelta di premiare l’opera e i tre principali protagonisti che sono alla base della sua realizzazione: il committente, il progettista e l’impresa. 

Le parole di Colonetti sui premi In/Architettura

Aldo Colonetti, direttore scientifico dello IED (Istituto Europeo Design) fino al 2013, nonché filosofo, storico e teorico dell'arte, del design e dell'architettura, nel 2020 alla biennale di Venezia fornì un’interpretazione precisa dei riconoscimenti messi in palio. «I Premi Nazionali In/Architettura - disse - sono un’esperienza unica, non solo a livello nazionale, perché pensati da un intellettuale, visionario e pratico insieme, come Bruno Zevi, che considerava l’architettura non solo come disciplina ma come attività progettuale a tutto tondo, capace di trasformare e migliorare la società». 

«Una visione illuministica – aggiunse - oggi ancora più attuale perché totalmente in controtendenza con un atteggiamento diffuso di carattere strumentale: ovvero una sorta di specializzazione progettuale al servizio del “particolare”, mentre l’architettura appartiene a un sapere che sta a fondamento della nostra vita, individuale e collettiva».

Come sono divisi i premi

I premi In/Architettura 2023 sono articolati in Premi Regionali e Premi Nazionali. Questo consentirà, tra l’altro, un ampio monitoraggio sulle architetture di qualità realizzate su tutto lo Stivale. 

Le due categorie di Premi Regionali per cui è possibile candidarsi sono il Premio alle migliori opere di architettura (nuova costruzione) e il Premio ai migliori interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente (restauro, ristrutturazione, rigenerazione). Ciascun riconoscimento è assegnato a interventi ubicati in Calabria, terminati tra il 2018 ed il 2022, progettati e realizzati da soggetti italiani, giudicati quale esemplare esito di un processo edilizio integrale. 

Inoltre, IN/Arch Calabria conferirà il Premio internazionale “Bruno Zevi" per la diffusione della cultura architettonica e sarà assegnato ad un’iniziativa di comunicazione, realizzata nella nostra regione, che costituisca un esempio qualificato di promozione e diffusione della produzione di architettura contemporanea di qualità nel mondo. Poi è previsto anche il Premio alla carriera riservato ad un progettista vivente, le cui opere costituiscono un importante contributo alla storia dell'architettura contemporanea e la cui figura rappresenta con eccellenza la cultura architettonica regionale. 

Come candidarsi

Progettisti, imprese di costruzioni, committenti possono candidare, a partire dal 6 marzo sino al 5 giugno 2023, opere realizzate in Calabria attraverso il portale Archilovers, con le modalità stabilite dal sito nella sezione dedicata alla Regione. I premi regionali, selezionati da una giuria di qualità, saranno assegnati nel corso di una manifestazione pubblica che verrà organizzata da In/Arch Calabria. 

La giuria nazionale, che vede tra gli altri il regista Silvio Soldini, assegnerà, tra tutte le opere premiate a livello regionale, i premi nazionali che saranno consegnati nel corso di un evento pubblico che si terrà il 7 novembre a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia.