I militari hanno consegnato alle classi V del Liceo scientifico e degli indirizzi Tecnici e Professionali alcune copie del libro “Le stelle di Dora – Le sfide del generale Carlo Alberto dalla Chiesa”. Durante l’appuntamento hanno discusso di rispetto delle leggi, eventi di cronaca e anche di formazione nell’Arma
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Ad Amantea, all’interno della Palestra dell’Istituto di Istruzione superiore, i Carabinieri della Compagnia di Paola e della Stazione di Amantea hanno consegnato simbolicamente a tutte le classi V del Liceo Scientifico e degli indirizzi Tecnici e Professionali alcune copie del libro “Le stelle di Dora – Le sfide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, una graphic novel redatta da Ciaj Rocchi e Matteo Demonte.
L’evento, inserito nella campagna per la formazione della “Cultura della legalità” promossa dall’Arma dei Carabinieri all’interno degli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado, ha permesso di poter raccontare agli studenti le gesta ed i valori del generale Dalla Chiesa, a quarant’anni dalla drammatica morte, avvenuta a Palermo per mano della mafia. La Scuola, grazie all’intervento dalla docente Luisa Scura, ha organizzato un primo inquadramento storico, toccando alcuni dei momenti più bui della Storia italiana, dall’occupazione nazista al brigantaggio, dal terrorismo sino alla lotta alla criminalità organizzata, vissuti e combattuti sempre in prima linea dal generale.
L’incontro è continuato con continua ed elevata partecipazione ed attenzione da parte dei discenti che prendendo spunto dalle celebri parole del generale Dalla Chiesa hanno rivolto al Comandante della Compagnia numerose domande, spaziando dal rispetto delle leggi agli ultimi eventi di cronaca. Infine, dopo la foto con gli studenti, numerosi si sono avvicinati per chiedere dei Concorsi per entrare nell’Arma, indicando anche i riferimenti presenti nel sito Internet, che verranno pubblicati nei prossimi mesi.
L’iniziativa è diretta all’elevazione culturale dei giovani, cittadini del futuro, riprendendo anche le parole del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: “Amo i miei giovani. Li amo perché sono semplici, sono di pasta buona. Hanno occhi puliti e ne sono spesso ricambiato. Ma amo anche i contadini di “terre lontane”. Amo soprattutto i “miei” Carabinieri” di oggi, di ieri, di ogni ordine, di ogni grado”.