Saverio Caracciolo continua a fare incetta di premi su tutto il territorio nazionale. L’ultimo riconoscimento ottenuto risale a domenica 13 settembre, a Stazzema, in provincia di Lucca, dove il talento tropeano è salito sul gradino più alto del podio al concorso fotografico “Bioeroi per la montagna”, manifestazione incentrata sull’amore per la natura e per i vecchi mestieri.

 

Primo premio quindi per l’opera “La sujaca”, raffigurante una contadina immortalata da Caracciolo nell’atto di setacciare dei fagioli (in dialetto vibonese appunto “sujaca”), un gesto antico che si sta perdendo nella vita frenetica di ogni giorno, ma che un tempo faceva parte di una quotidianità fatta di rispetto per la natura e attaccamento alla terra.

 

E le note positive per Caracciolo non sono finite qui: nella stessa kermesse toscana il fotoreporter di LaC Tv ha ottenuto anche una menzione speciale con la pluripremiata “I carbonari”, ritraente, appunto, i carbonai delle Serre vibonesi, un’immagine che trasmette la dignità di un mestiere in via di estinzione, ma che ancora oggi viene portato avanti con passione e dedizione da un gruppo di persone che sembrano uscite da un dagherrotipo ottocentesco.

 

Soddisfatto lo stesso Caracciolo, che ha voluto dedicare «questi due riconoscimenti a tutti i contadini – ha spiegato -, che ogni giorno si alzano la mattina presto per recarsi nei campi, lavorandoli in silenzio e con umiltà. Uomini spesso emarginati dalla società, ma che vivono di ciò che producono».

 

Per il fuoriclasse delle immagini, dunque, altri due prestigiosi riconoscimenti che andranno a incasellarsi in una parete già carica di trofei.