Sono state sottoscritte nella Prefettura di Cosenza le convenzioni per il finanziamento degli interventi di manutenzione e di restauro conservativo di due edifici sacri di Altomonte, la chiesa di Santa Maria della Consolazione o della Visitazione e la chiesa di San Francesco di Paola. Entrambi i complessi monumentali appartengono al patrimonio storico e architettonico del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. Le convenzioni sono state sottoscritte, alla presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, delegata al Fec, dal prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, dal sindaco del Comune di Altomonte, Gianpietro Coppola, e dalla dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Cosenza, Paola Aurino. Gli interventi prevedono ciascuno un investimento di un milione e mezzo di euro del Fec del Ministero dell’Interno.

Cosa prevede l'accordo

In forza di questo accordo la stazione appaltante sarà il comune di Altomonte, che si occuperà delle attività di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori, grazie anche alla disponibilità della Soprintendenza che si è offerta di supportare l’ente e di effettuare la vigilanza sulle operazioni di restauro nel pieno rispetto del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio. «C’è un forte impegno da parte del governo Meloni e del Viminale – ha affermato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro - per la conservazione e la valorizzazione delle chiese calabresi di proprietà del Fondo Edifici di Culto, attraverso un rafforzamento della sinergia sul territorio con le autorità ecclesiastiche, i comuni e le soprintendenze, in modo da mettere insieme risorse finanziarie, umane e strumentali per operare con sempre maggiore efficacia, celerità e appropriatezza. È un lavoro che con il ministro Matteo Piantedosi stiamo portando avanti in tutta Italia, anche attraverso il lavoro del Dipartimento per le Libertà civili, guidato dal prefetto Laura Lega, e della Direzione Centrale degli affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo edifici di culto, diretta dal prefetto Fabrizio Gallo. L’obiettivo è quello di conservare, valorizzare e fare scoprire ai cittadini quel patrimonio inestimabile costituito dagli edifici di culto di proprietà dello Stato e delle opere d’arte custodite. Un tesoro che esprime in pieno la nostra identità storica e culturale e che necessita di continui investimenti per la sua salvaguardia».

Il ruolo della Soprintendenza

Paola Aurino ha precisato che le prime attività si concentreranno sul controllo della vulnerabilità sismica dei due complessi, che già in passato, in occasione in particolare di un terremoto del 1887, hanno registrato parziali crolli e fessurazioni: «Inizieremo una diagnostica molto accurata – ha detto la soprintendente – per individuare insieme al comune gli interventi migliorativi da mettere in atto per rafforzare la staticità delle strutture. Poi ci concentreremo – ha aggiunto – sul restauro degli apparati decorativi ed ornamentali di cui entrambi i complessi sono dotati». Il prefetto Ciaramella ha parlato di un protocollo estremamente operativo «unico nel suo genere perché sottoscritto non solo dalla Prefettura, in rappresentanza del Fec, ma anche dal Comune che, assumendo le funzioni di stazione appaltante, riesce a sopperire alle carenze di personale che si registrano a livello centrale proprio nell’ambito di gestione delle gare di affidamento dei lavori».

Opere completate entro due anni

Per Altomonte si tratta di un finanziamento cospicuo, «tra i più corposi mai ricevuti per il recupero delle nostre chiese. Si tratta peraltro di due attrattori turistici di estrema importanza per il nostro borgo. Adesso che la convenzione è stata sottoscritta non perderemo tempo: entreremo nella fase di predisposizione degli atti di affidamento e con la soprintendenza costituiremo il gruppo tecnico che dovrà redigere il progetto esecutivo. Confidiamo di terminare le opere entro i prossimi due anni, tenendo conto della necessità di mantenere comunque entrambe le chiese aperte al culto durante i lavori».