L’area rurale di località Le Pera, a Longobardi - sul tirreno cosentino - da qualche tempo è diventata accessibile e visitabile, rigorosamente a piedi, grazie all’opera volontaria di una coppia di giovani che, durante il periodo del lockdown, ha iniziato a prendersi cura del territorio circostante la fattoria di famiglia, ripulendo sentieri e mulattiere nascosti alla vista da decenni.

È nata così l’idea di compiere dei cammini lungo gli antichi tracciati riportati alla luce, passeggiate rigorosamente a ritmo della natura, lente come l’incedere dell’asinella Martina, compagna di ogni sortita che Valeria D’Agostino e Samuele Garritano, anime pulsanti dell’Animal Farm da cui parte ogni scampagnata, organizzano per i tanti gruppi che, grazie ai social network e al passaparola, entrano in contatto con la loro realtà.

L’ultimo drappello di visitatori accorsi per vivere l’esperienza del “trekking someggiato” (così è definita la pratica di passeggiare in compagnia di un quadrupede da soma), era composto da un gruppo eterogeneo di persone, provenienti da tutta la Calabria e anche dall’estero, riuniti in occasione della “passeggiata resistente” organizzata dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) per celebrare la Liberazione.

«Il calendario delle iniziative Anpi per il 25 aprile era abbastanza folto - ha detto Fabrizio Di Buono, presidente della sezione paolana dell’associazione - e con Valeria e Samuele abbiamo deciso di passeggiare insieme, per ricordare i tre partigiani di Longobardi: Miceli, Garritano e Amendola; partigiani all’estero con le divisioni Garibaldi, soprattutto in Jugoslavia e Albania. E soprattutto perché l’Anpi vuole un antifascismo che riparta dai territori, conosca i territori come succedeva con le bande partigiane che, per l’appunto, si riconoscevano in quel termine a noi molto comune che è quello di “paesano”, vale a dire il vicino su cui poter contare».

Dal canto suo, Valeria D’Agostino - giornalista, compagna di Samuele Garritano e organizzatrice delle attività dell’Animal Farm - ha evidenziato l’utilità dell’iniziativa, che in questo mese di aprile, oltre alla passeggiata con l’Anpi, ha tenuto a battesimo anche altri gruppi, per una tre giorni spalmata sulle date del 23, 24 e 25 aprile.

«Il trekking someggiato rientra nel concetto del turismo esperienziale - ha detto la giovane trekker - Noi siamo una semplice fattoria didattica, ma ci fa piacere avere questo appuntamento di socializzazione che crea comunque una mappa geografica ampia in Calabria. Ci fa piacere perché valorizziamo il centro storico di Longobardi, che al momento è un paese in via di spopolamento. Ci fa piacere vedere, quando arriviamo con l’asino, i pochi vecchietti che ancora abitano lì, che sono felici e ci attendono con ansia. E poi perché ci occupiamo di turismo esperienziale che va a contrapporsi al turismo di massa».