C’è anche la calabrese Karin Bagnato tra i ricercatori a cui la Siped (Società italiana di Pedagogia) ha conferito il Premio Italiano Pedagogia 2018 a Montecitorio lo scorso 23 marzo. Karin Bagnato, lametina, è ricercatrice di Pedagogia Generale e Sociale nel Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali dell’Università di Messina.

 

La studiosa si è aggiudicata il Premio con il testo “L’hikikomori: un fenomeno di autoreclusione giovanile” Carocci Editore, Roma, 2017 con la seguente motivazione: «L’autrice esamina il fenomeno degli hikikomori in Giappone e quindi in Italia, ponendo a raffronto le modalità di autoisolamento giovanile presenti nei due paesi. Allarmante sintomo della solitudine adolescenziale nella società contemporanea, l’hikikomori pone gli adulti di fronte a domande di senso e richieste di intervento psico-pedagogico. La ricerca illustra utilmente proposte di intervento educativo e preventivo in ambito familiare e scolastico. L’opera si segnala anche per l’apparato bibliografico internazionale». Tra i suoi lavori anche Il learning context. Prospettive psicopedagogiche tra vincoli e risorse, Pensa Multimedia Editore, 2015 in collaborazione con Antonio Michelin Salomon e Alessandro Versace; Il Cyberbullismo. Indagine esplorativa e proposte educative. Luigi Pellegrini Editore, Cosenza, 2009; Il rifiuto tra coetanei. Interventi educativi in ambito scolastico, Pellegrini, Cosenza, 2008.