L’iniziativa ha coinvolto diversi autori, esperti e appassionati, offrendo un approfondimento sul fumetto da intendere anche come mezzo di contaminazione culturale
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Cosenza ha ospitato un fine settimana dedicato alla narrazione illustrata con “Graffi di Primavera”, rassegna organizzata dal Museo del Fumetto e finanziata con risorse PAC 2014/2020 della Regione Calabria.
L’evento è stato capace di attirare un pubblico nutrito, ben curioso di esplorare le svariate declinazioni del fumetto tramite un numero consistente di mostre, incontri e laboratori.
Partita il 5 e 6 aprile, l’iniziativa ha coinvolto diversi autori, esperti e appassionati, offrendo un approfondimento sul fumetto da intendere non solo come forma di narrazione, ma anche come mezzo di contaminazione culturale.
Tra gli eventi principali, grande attenzione hanno suscitato le mostre “Gnam” e “Slurp”. I contenuti hanno messo in evidenza il rapporto che intercorre tra il fumetto e la gastronomia. Così, attraverso un percorso ricco e sfaccettato, che ha saputo mescolare sapientemente ironia e riflessione, i visitatori hanno potuto osservare le abitudini alimentari di diversi personaggi iconici ben distanti tra loro.
È il caso di “Cosa mangiano Tex, Dylan Dog & Co?”, condotto da Raffaele De Falco, studioso e storico di Fumetto, che ha analizzato il ruolo della gastronomia nelle storie illustrate, e di “Cibo da Lupi”, col fumettista Bruno Cannucciari, che ha approfondito il tema nel mondo di Lupo Alberto.
Si è discusso, tra gli altri, di Tex Willer, l’iconico protagonista della serie creata da Giovanni Luigi Bonelli e illustrata da Aurelio Galleppini. Nel corso dell’esposizione è emerso il legame tra il personaggio e il suo piatto distintivo, la bistecca, simbolo di una dieta semplice, ma sostanziosa. Così, il suo rapporto con il cibo rispecchia pienamente la sua natura pragmatica.
Ancora, si è parlato di Dylan Dog, l’investigatore creato da Tiziano Sclavi, segnato dalla sua scelta vegetariana. Si è notato come si tratti di una decisione che richiama la sensibilità dell’autore, vegetariano e animalista.
Durante le spiegazioni vi sono stati molteplici cenni a Zio Paperone, con la sua passione per l’oro reinterpretata in chiave culinaria. L’attenzione è stata riposta pure verso la rappresentazione sensuale del cibo che si scorge nelle tavole di Milo Manara.
Ovviamente, ampio spazio è stato dato a Lupo Alberto, il protagonista nato dalla fantasia di Silver, pseudonimo di Guido Silvestri. Il tema del cibo, spesso presente nelle sue avventure, è stato analizzato anche dal punto di vista comico, in particolare attraverso le dinamiche che si sviluppano con Marta la gallina e Mosè il cane da guardia. Inoltre, si è evidenziato come il personaggio sia stato protagonista di una curiosa operazione commerciale, con il lancio di una linea di caramelle ispirate al suo universo narrativo, a conferma della sua popolarità anche al di fuori del fumetto.
In parallelo, “Comics & Street Art”, curato dall’artista David Vecchiato, in arte Diavù, ha esplorato a fondo le contaminazioni che sussistono, per l’appunto, tra fumetto e street art.
Inoltre, a confermare il dialogo tra il fumetto e altre forme espressive, va segnalato il workshop musicale “I suoni della cucina” curato dal musicista Dario Della Rossa, che è riuscito a regalare un’esperienza inedita, fondendo suoni e oggetti legati alla cucina per creare un risultato unico.
Così, “Graffi di Primavera” non si è limitata all’analisi del rapporto tra fumetto e alimentazione. Difatti, durante gli incontri svolti tra il 5 e il 6 aprile scorso c’è stato spazio anche per un approfondimento storico legato al territorio cosentino, grazie all’intervento di Marilena Cerzoso, Direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri.
In quel contesto si è avuto modo di illustrare le abitudini alimentari che contrassegnarono le antiche popolazioni calabresi. Gli Enotri, celebri per la loro tradizione vitivinicola, consideravano il vino una risorsa fondamentale, mentre i Brettii consumavano principalmente carne, cereali e miele, utilizzando la resina (“pix bruzia”) per la conservazione degli alimenti.
Quest’ultimo aspetto evidenzia come la rassegna “Graffi di Primavera” abbia superato i confini del fumetto, intrecciandosi con la storia e le tradizioni locali per creare un ponte tra passato e presente.
Ancora, si è svolta la presentazione di “30 Anni”, la nuova graphic novel, edita da Feltrinelli, di Luana Belsito, nota come Wally Pain. Tra le altre cose, l’incontro ha permesso di comprendere il processo creativo che si pone a monte della sua opera. Il fumetto si sviluppa attraverso le vicende di Giuditta, Anna e Ginevra, tre protagoniste appartenenti a epoche diverse, ma legate dal desiderio di autodeterminazione. Giuditta, negli anni Sessanta, coltiva il sogno di diventare cantante lirica; Anna, negli anni Novanta, affronta il difficile equilibrio tra carriera e maternità; Ginevra, nella contemporaneità, esprime la sua ribellione contro le convenzioni sociali.
Sono aspetti su cui, durante la presentazione, si è avuto modo di discutere a più riprese anche grazie agli interventi del pubblico accorso per l’occasione. Dunque, attraverso una narrazione su tre livelli temporali, “30 Anni” celebra la perseveranza femminile, mostrando come ogni generazione abbia lottato per affermare la propria identità. La presentazione ha dato l’opportunità di riflettere sulle sfide che le donne affrontano nel corso del tempo, in un crescendo di esperienze e conquiste.
Approfonditi questi aspetti, è indispensabile riferire che la rassegna è ben lontana dalla sua conclusione. Infatti, le mostre “Gnam” e “Slurp” restano visitabili. Inoltre, continuano gli appuntamenti pensati per coinvolgere il pubblico.
In merito, tra le iniziative più originali si possono segnalare “I Fumetti spiegati a mio Nonno”, che rappresenta un’occasione di incontro tra generazioni, mettendo a confronto l’immaginario di epoche diverse.
Inoltre, i bambini restano protagonisti di “Graffi di Primavera” grazie ai prossimi laboratori di fumetto e disegno programmati per il 27 aprile, per il 4 e per l’11 maggio. Queste attività offriranno l’occasione di sperimentare tecniche e linguaggi grafici. Sarà il momento di mettere alla prova la creatività dei piccoli autori che potranno essere protagonisti dei fumetti e del disegno di domani. Per quanto detto, il Museo del Fumetto di Cosenza rappresenta un punto di riferimento indiscusso per la promozione della nona arte. Le iniziative riescono sempre a coniugare approfondimento culturale, creatività e coinvolgimento del pubblico. Da questo punto di vista, il progetto “Graffi di Primavera”, che continua a evolversi, dimostra quanto il fumetto sia capace di esplorare nuovi linguaggi e radicarsi nel territorio, intrecciando narrazione, storia e tradizione.