Mangaka e docente universitario, creò la figura iconica del ladro gentiluomo nel 1967, amata ancora oggi da tantissime generazioni
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E’ morto Kazuhiko Kato, creatore di Lupin III, dai più conosciuto con il nome d’arte Monkey Punch. Il disegnatore è deceduto a seguito di una polmonite all’età di 81 anni. La data della morte risale allo scorso 11 aprile, ma la notizia è stata diffusa solo nella tarda giornata di ieri.
Monkey Punch, inizialmente impiegato all’ospedale Kushiro Red Cross come radiologo, esordì nel mondo del fumetto nel 1965 con il manga Playboy Nyumon (Come diventare un playboy). Due anni dopo creò la figura che tutti amiamo, Lupin III, traendo ispirazione dalla figura di Arsène Lupin, il ladro gentiluomo ideato dallo scrittore Maurice Leblanc nel 1905. Lupin apparì per la prima volta sulle pagine della rivista Manga Action, per poi diventare serie animata nel 1971. Punch disegnò le avventure del noto ladro amante delle donne fino al 1985, per poi lasciare la sua eredità ad altri autori.
La serie animata di Lupin III conta ben 10 film, 5 serie (di cui l’ultima andata in onda lo scorso autunno 2018) e molteplici speciali.
Punch fu da sempre appassionato di disegno e illustrazione, agli esordi pensava di esaurire la figura di Lupin in un unico manga, ma il grande successo riscosso lo portò a continuare le avventure di questo personaggio dalla caratterizzazione minuziosa e interessante, fino a farlo diventare icona di molteplici generazioni. Dopo aver conseguito la laurea in scienze della comunicazione, svolse il ruolo di docente universitario di linguaggio del fumetto fino al 2010. I proventi della sua fruttuosa carriera lo hanno portato a vivere gli ultimi anni della sua vita in tranquillità a Tokyo.
Numerose sono state le sue visite nel bel paese, ospite per piacere e per lavoro, contando le numerose riedizioni delle sue opere. Nel novembre del 2001 fu ospite d’onore al Romics (fiera del fumetto romana che si svolge tutti gli anni in primavera e in autunno) dove venne insignito dell’onorificenza Romics D’Oro.