È morto all’età di 86 anni all’ospedale di Tropea l’artista vibonese che ha dedicato parte della sua vita a ricostruire in scala i più importanti monumenti della regione. Oggi a Stefanaconi i funerali
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Si è spento all’età di 86 anni, all’ospedale di Tropea dove si trovava ricoverato da qualche giorno, il geometra in pensione Domenico Chiarella, per tutti Mimmo, nato a Vibo Valentia e da lungo tempo residente a Stefanaconi, noto soprattutto per la sua instancabile attività di riproduzione dei più importanti monumenti, chiese e castelli di Calabria, che realizzava in legno, dando vita a modellini curati nei minimi particolari.
Reduce da qualche mese da un delicato intervento, fortemente debilitato nel corpo ma non nello spirito, per Chiarella si era reso necessario un nuovo ricovero, dapprima in ospedale a Vibo Valentia e in seguito a Tropea dove, infine, un arresto cardiocircolatorio lo ha sopraffatto nonostante le attente e amorevoli cure del personale sanitario tropeano.
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Centinaia le riproduzioni che il geometra ha realizzato nel corso della sua lunga attività, portata sempre avanti con lo spirito del divulgatore, «per far conoscere a tutti - ricordava anche in una recente intervista - l’inestimabile patrimonio artistico di cui la Calabria è custode».
Dalla Certosa di Serra San Bruno alla chiesa di Santa Ruba fino ai castelli di Vibo Valentia, di Pizzo, di Scilla e di Reggio Calabria, solo per citarne alcune, le sue opere hanno suscitato sempre grande ammirazione tanto che alcune di esse si trovano tuttora esposte in sedi istituzionali come la Provincia e la Prefettura di Vibo Valentia. Chiarella ha praticamente riprodotto tutti gli edifici storici e religiosi della sua città, cui era rimasto sempre profondamente legato nonostante da tempo vivesse a Stefanaconi dove si trova anche la sua “bottega”. Continua a leggere l'articolo su Il Vibonese.