«Questa è la casa in cui vissero i coniugi Giuseppe Porcelli e Anna Sergi, assieme al loro figlio Michele, vittima della sua tenacia sul lavoro l'8 aprile 2021». A un anno esatto dalla tragica scomparsa dell'operatore del network LaC, familiari, amici, colleghi e concittadini si sono ritrovati a Limbadi per onorare la sua memoria.

«Michele era il migliore della famiglia – ha detto la cugina Anna Sergi – perchè era una persona genuina, trasparente, non si poteva non volergli bene. Vedere la gente qui è veramente commuovente e so che tutti i pezzi della famiglia in giro per il mondo vorrebbero essere qui e sono qui con noi. Michele vivrà con noi perchè è impossibile dimenticarlo».

Una cerimonia sobria ma sentita per rendere omaggio ad un uomo semplice, dedito al lavoro e alla famiglia, ben voluto da un'intera comunità come ha avuto modo di ribadire il sindaco Pantaleone Mercuri dopo la scopertura e la benedizione della targa da parte di don Cosma Raso. «Era un bravo ragazzo, disponibile, allegro e cordiale che ha dato il suo contributo alla vita sociale del mio paese. I suoi servizi rimarranno nella storia. Io ho vissuto la sua sincera amicizia. Ne abbiamo tanti di esempi positivi a Limbadi. Le persone che sono venute ad onorare Michele questa mattina sono tutte persone perbene, gente che ha lavorato, che dà lustro al nostro paese. Ecco, anche Michele ha dato lustro a Limbadi»

Emozionanti poi gli interventi delle colleghe, Cristina Iannuzzi e Rossella Galati, che con la voce rotta dalla commozione hanno tracciato il profilo umano e professionale di Michele e ricostruito i suoi ultimi tragici momenti di vita quando a Buonvicino, nel corso di alcune riprese televisive, il 53 enne scivolava in un dirupo nel tentativo di recuperare il suo drone: «In questo anno non lo abbiamo mai dimenticato. Michele non era solo un collega, era qualcosa di più, un amico, un fratello e continua a vivere nel nostro lavoro, nella nostra quotidianità. Sarà per sempre uno di noi».