VIDEO | Il progetto si estende su un'area che va dalle grotte di San Gregorio a Copanello e coniuga turismo, cultura e ambiente
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Sono Massimo Stirparo, imprenditore illuminato, e Attilio Armone, artista visionario e presidente dell’associazione Ka’minia, entrambi attenti alle problematiche ambientali, gli artefici di un’opera tanto bella quanto suggestiva: il Mu-Ma.K, museo delle antiche ancore e del mare che è stato inaugurato all’interno del villaggio Balnca Cruz di Caminia di Stalettì. Le installazioni in legno e pietra del Mumak si fanno spazio tra i pini che si affacciano sul waterfront su un’area di 1000 metri all’interno della quale sorge uno scrigno che racconta un passato mai dimenticato tra antichi telai per la costruzione di reti da pesca e bussole a bolla d’acqua. Alla realizzazione dell'opera hanno contribuito fattivamente Silvano Placanica, Antonello Calligari, Agazio Carello e Pasquale Ranieri.
Un messaggio per i giovani
«In quest’area che va dalle grotte di San Gregorio fino a Copanello, sono presenti dei massi di granito che nell’antichità venivano usati per la produzione di ancore. Da qui è nata l’idea di realizzare il museo» ha spiegato Stirparo. «Durante le mareggiate abbiamo visto che il mare restituisce tante di quelle cose belle che possono diventare opere d’arte solo a manipolarle - ha aggiunto Armone -. La nostra idea si prefigge di sensibilizzare le nuove generazioni ad avere un atteggiamento più interessato all’ambiente e più consapevole del fatto che inquinando il futuro può essere compromesso». Il museo, che è stato presentato nel corso di una partecipata conferenza stampa alla quale hanno preso parte esperti di biologia marina e rappresentanti del mondo politico e culturale del catanzarese, coniuga quindi in maniera del tutto naturale turismo, cultura e ambiente diventando una opportunità da sfruttare.
Un progetto più ampio
«La nostra idea è quella di inserirlo in un contesto più ampio – ha aggiunto il vicesindaco di Stalettì Rosario Mirarchi manifestando entusiasmo per l’iniziativa a nome dell’amministrazione comunale-, in una rete che comprende il Museo che a breve verrà aperto a Stalettì, il Museo del Mare che è già stato aperto a Montepaone, un centro che stiamo organizzando su Copanello con la Cesram che si occupa sempre di biologia marina e di pulizia dei fondali. Puntiamo a realizzare una rete che vada a completare l’offerta per chi viene a visitare i nostri luoghi».