Si parlerà dei risultati delle indagini condotte sul dna di un individuo seppellito nella grotta di Pietra Sant’Angelo 7mila anni fa e sulla popolazione moderna del centro cosentino. Prevista una nuova campagna scavi
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“Da Otzi all’uomo della Pietra Sant’Angelo. La preistoria dell’Italia scritta nel nostro dna”: è questo il titolo dell’evento che avrà luogo nel Centro polifunzionale di San Lorenzo Bellizzi, martedì 19 settembre alle 17.30. L’appuntamento, da un lato punta a presentare nel dettaglio le straordinarie scoperte emerse dall’analisi del dna venuto alla luce grazie agli scavi della Grotta di Pietra Sant’Angelo e frutto dell’indagine posta in essere dal Laboratorio del dna antico dell’Università di Bologna, dall’altro annunciare l’inizio della campagna di scavi 2023 nell’area.
Archeologi dell’Università del Molise e dell’Università di Bari, nonché speleo-archeologi del Centro di ricerca “Enzo dei Medici”, coordinati dalla professoressa Antonella Minelli e dal dottor Felice Larocca, riprenderanno le esplorazioni in diverse aree della cavità, alcune delle quali con livelli di frequentazione umana datati a circa 14.500 anni da oggi. La missione di ricerca universitaria operante nel sito e il Comune di San Lorenzo Bellizzi, che patrocina in toto la campagna scavi, hanno deciso dunque di organizzare un momento di incontro avente a tema i risultati delle indagini condotte sul dna di un individuo seppellito nella cavità 7000 anni fa nonché sulla popolazione moderna di San Lorenzo Bellizzi.
Proprio dal confronto di queste due serie di dati sono emersi una serie di risultati di alto valore scientifico che saranno discussi nel corso dell’evento. Relazioneranno i ricercatori del Laboratorio del dna antico dell’Università di Bologna, i referenti della campagna di scavi, e interverranno i rappresentanti della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza. Modererà la conferenza il giornalista Andrea Mazzotta.