San Ferdinando, il paese tristemente noto per la tendopoli dei migranti più grande d’Italia, ha ricordato Soumaila Sackò installando un monumento a lui dedicato sul lungomare cittadino. L’iniziativa, volta a proporre l’immagine dell’accoglienza in opposizione al sito disumano dove viveva il bracciante maliano ucciso 3 anni a San Calogero, si inserisce in una 2 giorni voluta dal comune guidato dal sindaco Andrea Tripodi.

 

La manifestazione, chiamata “L’altra faccia” – ideata dall’artista e performer Chiara Scolastica Mosciatti – ha visto alternarsi mostre, concerti, dibattiti con numerosi ospiti arrivati per omaggiare il sindacalista dell’Usb. Tra questi il cantante Baba Sissoko e gli artisti Mohamed Ba e Nelson Carrillo, quest’ultimo autore del monumento posto sulla rotonda centrale del lungomare. Molto toccante la scopertura della statua in bronzo, da parte dei sindaci di San Ferdinando e Camini – l’altro paese coinvolto nell’iniziativa - con il sottofondo delle musiche africane composte in onore di Sackò.