Sotto la regia delle associazioni “Le Brave Ragazze” e “Presepe Vivente”, l’intero centro storico della città di Paola prenderà vita, nelle giornate del 26 dicembre e del 6 gennaio prossimi, con la Natività rappresentata in carne e ossa tra i vicoli più suggestivi della sua parte più antica. Grazie all’impegno dei volontari, quest’anno è stato possibile raccordare i quattro quartieri che costituiscono il nucleo dell’identità locale, coinvolgendoli in una kermesse che – nelle intenzioni degli organizzatori – ha tutta l’aria di costituire una novità assoluta per il comprensorio.

Il presepe vivente a Paola

Dalla condivisione di un progetto unitario, i rioni, Cancello, Castello, Macchia e Motta (così elencati secondo l’ordine alfabetico), saranno collegati da un filo conduttore che, snodandosi lungo il percorso del Presepe vivente, farà vivere le emozioni di una rievocazione medievale alle pendici della celebre Torre del (fu) Castello aragonese, senza lesinare spazi di relax, dove tra stand gastronomici e prodotti tipici, esposizioni artistiche e culturali, visite suggestive e performances di antichi mestieri, i visitatori potranno godere di un’esperienza indimenticabile.

Il ruolo delle associazioni

«Per tanto tempo è stata una vergogna abitare nel centro storico – ha detto Mariolina Roberti, presidente dell’associazione organizzatrice “Le Brave Ragazze” – ed è necessario invertire questa tendenza. La parte originaria di Paola deve tornare a rivestire il ruolo che la storia ci ha consegnato, scolpendolo in ognuna delle pietre del nostro Castello, che è un bene culturale grandemente sottovalutato. Per quello che sarà realizzato, ringrazio tutti coloro che volontariamente hanno offerto il loro contributo, ragazzi con cui ci siamo trovati immediatamente in sintonia. Quest'anno – ha concluso Mariolina Roberti - abbiamo voluto dare un tocco innovativo, aggiungendo la strada dei presepi lungo via Macchia, mentre la parte del Cancello sarà riservata al mercatino ai punti dedicati a cibi e bevande, mentre più basso, intorno alla base della Torre, saranno allestite scene di vita medievale, appaiate a quelle del presepe tradizionale calabrese».

Anche Michele D’Amato, dell’associazione organizzatrice “Presepe Vivente”, ha enfatizzato lo spirito di collaborazione che, da ogni angolo della città, è stato dimostrato da quanti hanno materialmente consentito la realizzazione della due giorni di eventi, che torneranno – rinnovati – ad animare Paola, dopo gli anni delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria.
«Ringrazio per la vicinanza l’amministrazione comunale – ha detto D’Amato – e i comitati di quartiere della Rocchetta e di Sotterra, partner senza i quali nulla di quanto sarà realizzato sarebbe stato possibile. Ciò dimostra quanto sia importante il valore dell’inclusione, soprattutto se da questa derivano benefici sociali di cui possiamo andare orgogliosi. Siamo due associazioni paolane, Brave Ragazze e Presepe Vivente, che si occupano quasi esclusivamente del centro storico. Quest’anno saremo sostenuti dalla collaborazione di tanti che hanno abbracciato la nostra causa, a partire dai maestri presepisti Michele Gentile e Davide Tripodi, che esporranno le loro opere accompagnandole a tutorial rivolti a tutti i visitatori, così come farà la sanlucidana Marilena Malito, artigiana della ceramica. Inoltre di comune accordo con tutti, abbiamo deciso di mettere meno materiale possibile per gli allestimenti, per far risaltare la bellezza caratteristica dei nostri vicoli. Motivo per cui – ha concluso il presidente dell’associazione – la ricerca della grotta sarà motivo d’attrazione per i visitatori, in quanto sarà da ricercare nelle forme intatte del centro storico».