VIDEO | Il cortometraggio è frutto del Laboratorio Cinematografico di Comunità realizzato con i cittadini, l’amministrazione comunale e la Pro loco. Il vicesindaco Crinò: «Una memoria importante che bisognava recuperare»
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“Casignana - Il profumo del tempo”, è questo il titolo del cortometraggio proiettato al Cinema Vittoria di Locri che per l’occasione ha registrato il pienone in sala. Il documentario, diretto da Francesco Aiello, Andrea Belcastro e Dario De Luca, porta indietro le lancette del tempo nel tentativo di restituire, ad un’intera comunità, la memoria di quelli che sono passati alla storia come “i fatti di Casignana”, eccidio del 21 settembre 1922 in cui, a seguito di uno scontro tra proprietari terrieri e contadini (che rivendicavano l’assegnazione dei terreni incolti) persero la vita il vicesindaco di Casignana Pasquale Micchia e i contadini Rosario Micò e Girolamo Panetta.
«Partendo da questo fatto storico anche misconosciuto - spiega Dario De Luca, co-regista del documentario - abbiamo voluto capire quanto fosse rimasto nella comunità il ricordo di quegli avvenimenti. Abbiamo trovato una comunità che aveva bisogno di ricordare e di riappropriarsi di un’importante memoria storica e provare a rilanciarla, tramandandola ai giovani del territorio in un’ottica di rinascita. Il documentario è un viaggio all’interno di quei fatti, uno sguardo su come sono stati riportati tanto a livello locale quanto a livello nazionale; viaggio che si sviluppa tramite un racconto che parte dai giorni nostri».
A trasportare gli spettatori in un tempo così lontano per mezzo del cortometraggio sono storici, politici ed ex politici del paese di Casignana, ma anche professionisti che vivono in questo territorio e che continuano ad investire per promuoverlo; non manca poi il punto di vista dei giovani, tra i principali destinatari del messaggio di cui è custode il lavoro prodotto da Antonio Blandi e Officina delle Idee, con la collaborazione del Comune di Casignana e del Gal Terre Locriedee.
«Ci siamo resi conto come amministrazione comunale - sottolinea Franco Crinò, vicesindaco di Casignana - che abbiamo delle storie importanti che rimanevano sottaciute, così come abbiamo delle ricchezze che rimanevano sottotraccia. I fatti di Casignana per certi versi hanno costituito un vuoto nelle famiglie, queste infatti per paura non ne hanno parlato per anni e anni, bisognava recuperare questa memoria. Abbiamo deciso di legare la consapevolezza identitaria alla promozione del nostro territorio, a luoghi come la Villa Romana in cui sono venuti alla luce mosaici mozzafiato, il borgo antico, i palmenti, l’enogastronomia, i mulini e gli alberi secolari. Un importante patrimonio che Casignana mette a disposizione della Locride nell’ambito del progetto che la vede candidata a Capitale della Cultura 2025».
Al termine della proiezione è seguito un dibattito circa le tematiche proposte dal cortometraggio e a cui hanno preso parte: i co-registi Francesco Aiello, Andrea Belcastro e Dario De Luca; l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese; i consiglieri regionali Salvatore Cirillo e Giacomo Crinò; il consigliere delegato della Città Metropolitana Domenico Mantegna; Agata Mazzitelli, delegata alla Cultura del Comune di Casignana; il vicesindaco Franco Crinò; il direttore del Gal Terre Locridee Guido Mignolli e il project manager di Officine delle idee Antonio Blandi.
«Il documentario - spiega Antonio Blandi - rappresenta il lavoro del Laboratorio Cinematografico di Comunità che abbiamo realizzato con tutti quanti gli abitanti di Casignana, con l’amministrazione comunale e la Pro loco, quindi è un lavoro partecipato di recupero della memoria di quell’avvenimento accaduto 100 anni fa. Questa cosa chiaramente rappresenta un lavoro non soltanto culturale e artistico, ma diventa un lavoro di innovazione sociale che fa parte delle fabbriche di comunità».
“Casignana - Il profumo del tempo” dà infatti vita alla prima “Fabbrica di Comunità”, uno degli strumenti del progetto “Locride 2025 tutta un’altra storia” (progetto promosso dal Gal Terre Locridee e da Officina delle Idee con la partecipazione dei 42 comuni della Locride e la condivisione della Città Metropolitana e della Regione Calabria) per promuovere la partecipazione dal basso, attiva e creativa, delle comunità locali nel processo di produzione culturale.