VIDEO | Il nuovo progetto della stilista Flavia Amato nel centro storico del borgo catanzarese grazie al fondo di sostegno ai comuni marginali. «Sarà aperto a tutti coloro che vogliono conoscere questo mondo e anche a chi vuole imparare un mestiere»
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Non solo un laboratorio tessile ma anche un luogo di aggregazione, informazione ed esperienza. Nel centro storico di Guardavalle nasce Origini, il nuovo progetto di Flavia Amato e del marito Paride, dedicato al recupero della tradizione del telaio manuale e dei filati storici calabresi, a otto anni dalla creazione del brand di abbigliamento sostenibile Malía e l'apertura dell'atelier nella frazione marina del centro catanzarese. «Oltre ad aver avviato un brand di moda sostenibile ed etica, volevamo che tutto quello che fa parte della tradizione calabrese, dell'artigianato e soprattutto della tessitura, non venisse dimenticato - spiega la stilista - .Da questo abbiamo deciso di creare il progetto Origini che sarà un laboratorio parallelo al nostro atelier. Qui ci occuperemo non solo della tessitura manuale calabrese, del recupero del filato di ginestra ma anche di tante altre tradizioni. Creeremo anche workshop e sarà aperto a tutti coloro che vogliono conoscere questo mondo e anche a chi vuole imparare un mestiere».
Il recupero del centro storico
Una progetto nato grazie al fondo di sostegno ai comuni marginali che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Caristo, ha suddiviso tra quattro attività selezionate su diciotto progetti presentati. «Si tratta di 79 mila euro all'anno per tre anni – spiega il presidente del consiglio comunale e già sindaco del piccolo comune, Giuseppe Ussia – e noi lo scorso anno abbiamo pensato di creare movimento e soprattutto di aiutare i giovani a lanciare nuove attività in grado anche di favorire il turismo. Come amministrazione comunale facciamo gli auguri più belli a questi due ragazzi, che hanno deciso di tornare a Guardavalle dopo anni al Nord, con un'iniziativa che ci riporta alle nostre origini, affinché possano avere le giuste soddisfazioni e contribuire alla crescita della nostra comunità».
Il ritorno alle “Origini”
Dunque una nuova avventura che conferma la scelta fatta da Flavia e Paride ormai diverso tempo fa di tornare in Calabria dopo anni di studio e lavoro nelle Marche. «Era ormai il 2015 quando siamo tornati – racconta Flavia -, ora si parte con questo nuovo step. Ci è voluto un po' di tempo per riuscire a creare le giuste reti, le giuste connessioni, recuperare i telai che noi abbiamo restaurato. Quindi era un passo che andava fatto. Puntiamo un domani ad avere una vera e propria filiera calabrese, un prodotto made in Calabria, più che made in Italy».