VIDEO | L'attore partenopeo protagonista di Amanti, per la regia di Ivan Cotroneo e con Fabrizia Sacchi: «Questo palco mi emoziona come 25 anni fa»
Tutti gli articoli di Cultura
Massimiliano Gallo proprio nella serata di San Valentino, va in scena al Rendano di Cosenza con Amanti, brillante commedia di Ivan Cotroneo, articolata in due atti. Una rappresentazione che coincide non solo con la festa degli innamorati ma anche con un’altra piacevole circostanza per l’attore partenopeo, in procinto di diventare padre per la seconda volta: «Sì, sto aspettando questa notizia emozionante – conferma ai microfoni del nostro network – Da un lato sono un po’ preoccupato perché sono in giro con la compagnia, dall’altro felicissimo e in trepidante attesa».
Nel segno di Eduardo
«Al Rendano avevo già recitato – aggiunge – È passato diverso tempo, ero qui con il compianto Carlo Giuffrè. Portavo nel cuore il ricordo di questo teatro bellissimo e sono contento di averlo ritrovato dopo diversi anni: mi emoziona ancora». In quella occasione, correva l’anno 1998, Gallo vestì i panni di Mario Bertolini in una delle più apprezzate versioni di Non ti pago mai rappresentata dopo la morte del grande Eduardo, guadagnandosi la riconferma per lo spettacolo dell’anno successivo, Natale in casa Cupiello, dove Giuffrè gli assegnò invece il ruolo di Nennillo. Massimiliano Gallo, che ha recitato recentemente nelle trasposizioni televisive di altre due opere straordinarie del maestro, Filumena Marturano e Napoli Milionaria, al genio di De Filippo sembra ispirarsi in questa piece vivacizzata dai repentini cambi di ambientazione e dal talento dell’altra protagonista della scena, Fabrizia Sacchi, attrice versatile dallo straordinario talento espresso in numerose pellicole anche dal tenore drammatico, e candidata al David di Donatello ed al Nastro d’Argento per la performance offerta in Viaggio da sola, insieme a Margherita Buy e Stefano Accorsi.
All'insegna della spensieratezza
La storia, solo apparentemente banale di due coniugi infedeli, si snoda attraverso una camera da letto e lo studio di una psicologa, Orsetta De Rossi, altro volto noto del piccolo e del grande schermo, dove si alternano le sedute dei due amanti e dei rispettivi compagni, interpretati da Eleonora Russo e Diego D’Elia. «È uno spettacolo che crea grande empatia ed esplora in maniera magistrale i differenti universi maschile e femminile – ha detto ancora Massimiliano Gallo – Affronta tematiche molto comuni per cui molti si riconoscono in questa storia, perché vissuta direttamente oppure indirettamente. Questa penso sia la chiave del successo. Poi penso funzioni anche la scena divisa in due, con la stanza dove i due amanti si incontrano alternata allo studio della psicologa in cui andiamo a confessarci». Il sorriso accompagna per intero lo spettacolo, inserito nel cartellone di prosa l’Altro Teatro, promosso da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno.
Il teatro è sacro
Libero dai rigidi protocolli del copione e del set, Massimiliano Gallo sul palco sfrutta appieno la sua verve di scugnizzo, suscitando ampi consensi: «Il teatro è casa mia – chiosa Gallo – Il set è una cosa che ti porta ad esplorare i personaggi a livello psicologico, per cui c’è dietro un lavoro di grande concentrazione e fatica che vedi però solo quando il film, o la serie tv, vengono montati. Il teatro invece nasce e muore nella stessa sera, ogni spettacolo non è mai uguale all’altro, dipende dal contesto, dal pubblico che siede in sala. Dico però che è anche un luogo sacro, unico luogo di aggregazione rimasto in questi tempi contemporanei. Dopo la pandemia si è avvertito proprio il bisogno di tornare a teatro proprio per stare insieme. E poi, non ha bisogno di ammodernamenti, di innovazioni tecnologiche. La sua formula è semplice: c’è una storia e quella storia viene condivisa con gli spettatori. È un luogo sacro perché è l’unico in cui ci si può incontrare ancora».