VIDEO | Il progetto è animato dall'assessore ed ex vicesindaco Barbara Falbo: a breve la presentazione ufficiale alla comunità: «Con la nostra sensibilità diverse istanze di questa città potranno essere approcciate diversamente»
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Già prossimo alle cinquanta adesioni, il movimento socioculturale “Futuro Donna”, appena costituitosi a Cetraro, si propone di incarnare un ruolo funzionale a ripristinare un senso di normalità per tutto ciò che riguarda l’assetto civile e culturale del territorio, ultimamente tornato a sentire il morso della criminalità organizzata e indebolito dalla crisi del comune, in dichiarato dissesto economico-finanziario.
Animato dall’assessore, già ex vicesindaco, Barbara Falbo, il gruppo composto da sole donne è in procinto di presentarsi ufficialmente alla comunità, con una cerimonia che da qui a breve dovrebbe avere luogo nel centro storico.
Quello di rinforzare il legame tra il paese e la marina di Cetraro, inteso come ampio territorio dove c’è necessità di riconnettere i fili di un’appartenenza estesa fino alle contrade e alle periferie più lontane, è uno degli obiettivi prioritari del movimento, che alla sua prima uscita - su una banchina del porto - ha già dato prova di poter contare su forza e determinazione di ragazze di ogni età.
«È necessario far capire che non è più dovuta alcuna dimostrazione per accordare la parità di genere - dice Nicole Tripicchio, prossima alla maggiore età - Le donne hanno il diritto/dovere di agire, perché il contributo di ognuno è fondamentale per dare un’opportunità di crescita alla comunità. Sono entusiasta di far parte di questo movimento che in Rita Levi Montalcini ha il suo punto di riferimento, un esempio al quale ispirarsi per far sì che a lei e alle altre donne che hanno fatto la storia, possano sempre affiancarsene di nuove nel corso delle generazioni».
Luigina Andreoli, a nome di “Futuro Donna”, ha parlato dell’opportunità di affrontare le sfide dell’attualità da una prospettiva tutta al femminile, capace di intercettare uno spettro più ampio di esigenze, «perché - ha spiegato - è tempo che le qualità proprie di ognuno, possano esprimersi liberamente. Siamo qui per essere insieme più coraggiose e, sicuramente, più curiose».
Soddisfatta per le adesioni continue, molte delle quali non ancora formalizzate ufficialmente ma comunicate dalle dirette interessate, Barbara Falbo - assessore ed ex vicesindaco di Cetraro - seguita a dare prova di grande attaccamento al territorio. Delegata agli ambiti più prossimi alla quotidianità della cittadinanza, tra i quali i servizi sociali e l’istruzione, la componente dell’esecutivo Cennamo (che ha recentemente azzerato la giunta), si è detta certa che «con la sensibilità propria alle donne, diverse istanze di questa città potranno essere approcciate diversamente».
«Non me ne vogliano gli altri - ha concluso da componente del movimento “Futuro Donna” - ma su alcuni temi abbiamo una marcia in più. Adesso qui sul molo siamo una decina, ma tante altre ci raggiungeranno più tardi, anche se non eccessivamente tardi, perché è indubbio considerare l’impegno richiesto dalla famiglia, che per noi donne è diverso. Per questo mi permetto di dire che abbiamo una marcia in più, perché nonostante un impegno diverso in famiglia, siamo comunque, sempre, alla pari in tutto il resto. Con questo spirito confido di veder sbocciare ogni fiore che sto vedendo aggiungersi al nostro movimento».