Grande ritorno del Teatro delle Ariette con i loro "Trent’anni di grano". Tra i protagonisti anche la compagnia Leone per il teatro Anagoor che porta nella città del Pollino l'ultima creazione, "Mephistopheles"
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Prosegue a Castrovillari Primavera dei Teatri, il festival ideato e diretto da Scena Verticale. La seconda giornata è iniziata alle ore 10:30 nel Castello aragonese con il progetto di C.Re.S.Co, “Lo stato dell’arte”. Il secondo e ultimo appuntamento di questo racconto collettivo apre l’ingresso a spettatori e osservatori esterni per far sì che questo processo possa nutrire e arricchire i percorsi creativi degli artisti italiani.
Alle 12:00 nel protoconvento si è tenuta la conferenza stampa in compagnia degli artisti protagonisti della serata. A seguire il ritorno al Festival del Teatro delle Ariette con i loro “Trent’anni di grano. Autobiografia di un campo”: in doppia replica - alle ore 13:00 e alle ore 19:00 al Circolo Cittadino -va in scena il lavoro di Paola Berselli e Stefano Pasquini, in scena insieme a Maurizio Ferraresi, nato per Matera 2019 e ispirato ai pani del Mediterraneo. Il racconto della loro esperienza di vita tra i campi e il teatro diventa indagine sul rapporto con la società nella quale tutti noi viviamo.
Per il terzo anno consecutivo una sezione dedicata alle nuove drammaturgie europee e alla produzione artistica calabrese con Europe Connection, il progetto realizzato da Primavera dei Teatri in collaborazione con Fabulamundi. Playwriting Europe, quest’anno in versione ridotta. Alle ore 17:30 all’Accademia dei saperi e dei sapori (ex Mattatoio) Angelo Colosimo, diretto da Roberto Turchetta e in scena con Rossella Pugliese e Peppe Fonzo, presenta una mise en éspace di “Se io vivessi tu moriresti”. L’opera dell’autore portoghese Miguel Castro Caldas si pone come indagine su uno dei limiti del teatro: il testo.
Alle 20:00 al castello Aragonese la compagnia Leone per il teatro 2018 Anagoor porta a Castrovillari la loro ultima creazione, “Mephistopheles”. Un viaggio per immagini – scritto, diretto e montato da Simone Derai – in cui video inediti raccolti in otto anni di ricerche trovano nuova composizione nella forma di concerto cum figuris, con il live set elettronico di Mauro Martinuz.
Alle 21:30, al teatro Sybaris, Nostos Teatro presenta “Trapanaterra”. Lo spettacolo ideato da Dino Lopardo, in scena insieme a Mario Russo, è il resoconto di una famiglia del Sud distrutta da un destino ineluttabile, dove lavoro, corruzione, potere, tradizione, familismo amorale, abbandono e identità culturale sono elementi che fanno staffetta.
La giornata si conclude con “Lilith”, performance ideata da Gianfranco De Franco, Cecilia Lentini e Massimo Bevilacqua (in replica anche domani al castello aragonese alle 23:00 e alle 00:00). Un’allegoria del ruolo femminile nella società, dove la figura della donna diventa simbolo della patologia sociale della repressione.
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