Vince "La Giunta" di Alessandro Scippa, che racconta la complessa fase storico-politica di Napoli e dell’Italia durante le amministrazioni guidate da Maurizio Valenzi, il primo sindaco comunista che governò dal 1975 al 1983
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Vince la prima edizione del “The memories film fest” il film “La Giunta” di Alessandro Scippa. Questa la motivazione della giuria: «Un’opera che colpisce dritto al cuore dello spettatore, riportandolo indietro in un'epoca in cui anche la più piccola attenzione alla "cosa pubblica" poteva rivoluzionare il modo di agire. Lentamente si entra in quella che può sembrare una storia privata, con l'eccellente equilibrio delle immagini d'archivio private e pubbliche, ma che improvvisamente si apre alla genuinità umana dei protagonisti dell'epoca che hanno cambiato l'aspetto politico e sociale della città di Napoli. La potenza delle immagini d'archivio unite al racconto corale restituiscono l'autenticità dei sentimenti e delle motivazioni che hanno mosso i protagonisti dell'epoca. Il film riesce in modo puntuale, onesto e fresco a rendere eccezionale la normalità, spettacolare la normalità». Il documentario, uscito nel 2022, racconta la complessa fase storico-politica di Napoli e dell’Italia durante le giunte guidate da Maurizio Valenzi, il primo sindaco comunista di Napoli che governò dal 1975 al 1983.
Dodici le opere in concorso e quattro fuori concorso, con una giuria d’eccezione composta da Luciano Tovoli, Giuseppe Lanci, Gianpiero Capecchi, Maria Furfaro e Francesco Iacovino.
Stupore ed emozione hanno suscitato le immagini inedite e in bianco e nero della Calabria degli anni Venti, la proiezione in anteprima assoluta del film muto, "L’estate silana", accompagnata dalla musica dal vivo dell’orchestra Filarmonica della Calabria. Un’immersione nelle profonde memorie del passato, un cinema dimenticato che è ritornato a vivere grazie alla prima edizione di “The Memories Film Fest”. Ospiti d’eccezione il direttore della fotografia Luciano Tovoli, vincitore di due Nastri d’argento e un David di Donatello, e il media artist giapponese e docente della Musashino Art University di Tokyo, Akinori Goto.
Il primo festival calabrese, sostenuto dalla Calabria Film Commission nel progetto “Bella come il cinema 2023”, dedicato al riuso creativo delle immagini d’archivio e alla riscoperta del patrimonio cinematografico, si è tenuto a Bocchigliero dal 9 all’11 agosto.
Nella sezione cortometraggi, vince come migliore opera “Anni Belli”, un documentario del 2023 di Anna Francesca Leccia (Francia) che propone un tuffo nostalgico nell’Italia degli anni ‘70, attraverso i ricordi di quattro famiglie legate alla storia della legalizzazione del divorzio.
Nella sezione lungometraggi, miglior film “Nei giardini della mente” del regista Matteo Balsamo. Nel documentario pazienti, psichiatri e fotoreporter da tutto il mondo offrono uno sguardo unico sulla salute mentale, le sue implicazioni sociali, gli ospedali, le cure, il sostegno alle famiglie e le normative che regolano il settore.
Menzione speciale della giuria per “Tracce di Rocco” di Marina Resta: «Il cinema di found footage trova qui una nuova forza espressiva: le immagini di archivio sono svincolate dal passato e si proiettano con urgenza nel presente. Mostrano il pieno del passato e dimostrano il vuoto del presente. Questo vuoto è magistralmente riempito dalle voci, dalle potenti parole di un poeta, poco conosciuto e poco rappresentato, Rocco Scotellaro, che si proiettano in un futuro che auspichiamo».
«Un festival unico per la Calabria – afferma Caterina Iannelli, direttrice artistica del festival - che ha riscosso enorme successo non solo tra gli operatori del settore, ma anche tra il pubblico presente che ha riscoperto la bellezza dei film in bianco e nero. La scoperta delle pellicole in nitrato di cellulosa del film muto “L’estate silana” del regista Tiberio Smurra, è stato il motore che ha smosso il desiderio di condividere, proiettare e salvaguardare un patrimonio filmico e storico unico. Con l’Archivio Audiovisivo Lastcam, in collaborazione con l’Archivio Cineteca della Calabria, abbiamo lavorato in questi anni per recuperare l’archivio, restaurare e digitalizzare le pellicole che ci ha consentito di studiare e conoscere attraverso le immagini un periodo storico importantissimo. Siamo già al lavoro per la prossima edizione del festival nel 2024».
Archivio, apparecchiature pre-cinematografiche e attrezzature cinematografiche dagli anni ’50 agli anni ’90 della Lastacam che saranno utilizzate per l’allestimento del museo del cinema calabrese che nascerà a Bocchigliero, così come ha annunciato il commissario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.