Cosenza - Estorsione, tentata estorsione, lesioni personali aggravate, porto e detenzione illegale di arma. Dovranno rispondere di queste accuse le quattro persone fermate dai carabinieri della Compagnia di Cosenza e della caserma di Cosenza Nord. Alla loro identificazione i militari sono arrivati anche grazie alle dichiarazioni di un imprenditore che ha denunciato le estorsioni subite.  Dopo due mesi di ricerche i carabinieri hanno arrestato Marco Perna, Luca Pellicori, Ernesto Mele e Pasquale Francavilla. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza sotto la direzione del procuratore Dario Granieri e del sostituto procuratore Salvatore Di Maio, hanno consentito di fare luce su due distinte vicende estorsive, ma tra loro intimamente collegate, di cui è stata vittima il titolare di un autolavaggio. I quattro, secondo l'accusa, nel luglio scorso hanno messo in atto una serie di intimidazioni ai danni dell'imprenditore con minacce di morte, anche con l'uso di una pistola, ed una aggressione. La vittima, sulla base di pregressi rapporti economici da cui sarebbero derivate pretese creditorie da parte dei quattro in realtà infondate e pretestuose, è stata poi costretta a cedere un'autovettura del valore di 25 mila euro. Gli indagati hanno tentato anche di estorcere altri 9.000 euro. "Le ordinanze custodiali eseguite - ha commentato il procuratore Dario Granieri - dimostrano, una volta di più, come allorché il cittadino vittima di un reato trova la forza ed il coraggio di non sottomettersi alle richieste estorsive e decide di avere fiducia nell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura, la risposta delle istituzioni è pronta, ferma e immediata". (ci)