Diverse false notizie circolate in queste ore riguardano il mondo della scuola. Divenute subito virali, hanno reso necessario un fermo chiarimento da parte della ministra dell'Istruzione
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«Gira un finto comunicato attribuito al Ministero dell'Interno in cui si dice che è stata disposta la chiusura delle scuole fino al 5 aprile. Chi fa questi giochini si diverte alle spalle di milioni di studenti e genitori, della scuola. Lo trovo intollerabile. Ma possiamo tutti fare qualcosa per fermare questa follia delle fake news virali. Verificare leggendo fonti ufficiali e non condividere contenuti non accertati». Lo scrive sulla sua pagina Facebook la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
La reazione della ministra arriva dopo la massiccia circolazione di un messaggio Whatsapp, divenuto presto virale, in cui si accennava ad una ormai grave e allarmante situazione incombente sul Paese e corredato perfino del link del Ministero dell’Interno. Lo stesso Viminale poco fa ha smentito quanto riportato in quella comunicazione.
È solo l’ultima delle bufale circolate negli ultimi giorni riguardo alla questione coronavirus.
Altre, legate sempre al mondo della scuola e a quello dei bambini, erano state diffuse nel corso della giornata di ieri. In particolare un audio dai toni piuttosto allarmanti attribuito proprio alla Azzolina, nel quale la ministra riporterebbe il discorso tenuto in Senato da Elena Cattaneo. Oggetto delle sue parole, sarebbe stata l’accresciuta pericolosità del coronavirus, ormai presente in ceppi più gravi e insidioso anche per i bambini.
Ovviamente, non solo la voce che si sente nell’audio non era della ministra, ma il discorso della senatrice, tenuto effettivamente in aula il 4 marzo, aveva tutt’altro contenuto.
A circolare sui cellulari di insegnanti e studenti, poi, è stata una falsa ordinanza avente come oggetto misure urgenti per la didattica a distanza da mettere in atto per contrastare la mancata erogazione del servizio scolastico causata dall’epidemia da Covid-19. Il documento, a renderlo più verosimile, recava l’intestazione del Ministero dell’Istruzione e la firma falsificata di Lucia Azzolina.
La ministra anche in quel caso si era vista costretta ad una smentita tramite social, sottolineando che le uniche fonti di informazioni attendibili sono quelle ufficiali del Governo. «È grave e irresponsabile – ha scritto - Ho dato disposizioni per accertare gli autori».
Tali notizie false, correndo da un cellulare all’altro con una velocità impressionante, infatti, non fanno altro che generare confusione ed allarmismo. Ed è per questo che le istituzioni, da più parti, invitano i cittadini non solo alla calma ma anche alla responsabilità.