La consigliera regionale sostiene la proposta Cuppi: «Gravissimo quanto accaduto sabato. Adesso serve fermezza»
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«Ripeto quello che ho detto a caldo dopo il vile attacco squadrista: non si può tollerare che un manipolo di facinorosi mettano a ferro e a fuoco il centro della Capitale per protestare contro il green pass e assaltino anche presidii di pronto soccorso ferendo infermieri e poliziotti. Fatti gravissimi e assolutamente da condannare punendo gli esecutori con pene esemplari e certe».
Lo afferma Amalia Bruni, che è stata candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, manifestando «sostegno alla proposta di Valentina Cuppi (Pd) di sciogliere tutte le formazioni politiche che si rifanno a idee e pratiche fasciste». «Le istituzioni democratiche - aggiunge Bruni che ieri ha partecipato ad un presidio a Lamezia Terme come atto di solidarietà per l'assalto subito dalla Cgil a Roma - mostrino fermezza contro ogni forma di squadrismo. Assaltare sedi del sindacato e presidi di pronto soccorso è gravissimo».
«Oramai è chiaro che in ogni occasione estremisti dell'estrema destra prendano la palla al balzo per mettere in pericolo l'ordine pubblico. Non è la prima occasione e, temo che, se non si interverrà drasticamente, non sarà neppure l'ultima».
«Uno stato democratico - sostiene Bruni - deve rispondere con fermezza a ogni atto che vuole creare scompiglio nelle istituzioni e tra la gente. Bisogna dire un “basta” definitivo alla violenza squadrista di matrice neofascista, ecco perché aderisco con convinzione alla proposta della presidente del Pd, Valentina Cuppi di sciogliere definitivamente le formazioni politiche che si rifanno esplicitamente a idee o pratiche fasciste e chiedo a tutti di firmare la petizione perché questo avvenga».
«Non accetteremo più nessuna intimidazione e invito tutti i partiti a non essere ambigui su quanto accaduto, condannando senza se e senza ma gli autori di questi atti violenti e vili».
«Aggiungo una considerazione da medico sui no vax - conclude l'esponente del centrosinistra calabrese - credo che al punto in cui siamo, per completare il grande lavoro già fatto, sarà necessario l'obbligo a vaccinarsi. Sono d'accordo con Enrico Letta quando dice che forse il buon senso non basta più e crede che ora ci sia il motivo dell'estrema ratio per l'obbligo vaccinale. Non è possibile che si metta a rischio il lavoro svolto fino a ora. Il presidente del Consiglio Draghi ci pensi».