Secondo le accuse formulate dalla Procura, il 48enne avrebbe percosso la moglie con calci, pugni e schiaffi e l'avrebbe costretta a soggiacere a rapporti sessuali in stato di gravidanza
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Assolto perchè il fatto non sussiste. Con questa formula il Tribunale di Catanzaro in composizione collegiale ha assolto dalle pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale un 48enne di Catanzaro. Le presunte violenze perpetrate in ambito domestico e dinnanzi anche ai figli risalgono al 2013 e, secondo le accuse formulate dalla Procura di Catanzaro, si sarebbero protratte nel tempo.
Calci, pugni e schiaffi che avrebbero provocato alla compagna la rottura del setto nasale, lanci di bottiglie e oggetti in vetro accompagnate da minacce di morte e ingurie espresse anche in luoghi pubblici. La violenza si sarebbe consumata anche attraverso la costrizione a soggiacere a rapporti sessuali in stato di gravidanza. Questa mattina, tuttavia, il Tribunale di Catanzaro ha assolto il 48enne perchè il fatto non sussiste accogliendo così le tesi avanzate dalla difesa rappresentata dall'avvocato Antonio Lomonaco.