Sette persone di origine serba sono state arrestate dai carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Il gruppo, ritenuto responsabile di una lunga serie di furti e rapine nelle provincia di Cosenza e dintorni, è stato bloccato in un casolare isolato della contrada Thurio, dove si sarebbe nascosto e dove avrebbe organizzato i colpi.

I furti e le rapine nel Cosentino

Da mesi, la provincia di Cosenza era bersagliata da un’escalation di furti e rapine con un modus operandi sempre identico. I colpi avvenivano soprattutto nelle ore del tardo pomeriggio, quando le case erano vuote, e si concentravano su villette isolate. Il commando entrava in azione con grande rapidità, sottraendo denaro, gioielli e persino intere casseforti. I malviventi, esperti nell’eludere sistemi di sicurezza, utilizzavano auto potenti e strumenti sofisticati per lo scasso, riuscendo a sfuggire a lungo alle forze dell’ordine.

Le indagini si sono intensificate quando alcuni colpi si sono trasformati in rapine violente, con i proprietari delle case sequestrati e minacciati dai criminali. L’allarme è cresciuto rapidamente, spingendo gli inquirenti ad accelerare l’attività investigativa.

L’indagine e il blitz nel casolare

Gli investigatori, attraverso un’analisi approfondita dei movimenti della banda, sono riusciti a individuare le basi operative del gruppo criminale. Il commando si muoveva sfruttando la conoscenza del territorio a proprio vantaggio, cambiando spesso auto e nascondigli. L’attività investigativa ha permesso di ricondurre al gruppo oltre 20 furti e diverse rapine, portando a un’imponente operazione delle forze dell’ordine.

All’alba di ieri, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e delle unità delle Compagnie di San Marco Argentano e Castrolibero, i carabinieri hanno fatto irruzione in un casolare nella contrada Thurio. All’interno hanno trovato sette cittadini serbi, provenienti da un campo rom dell’hinterland partenopeo, ritenuti i componenti della banda.

Auto rubate, strumenti da scasso e refurtiva sequestrati

Nel covo, oltre agli arrestati, i militari hanno sequestrato quattro auto di grossa cilindrata, due delle quali risultate rubate, ricetrasmittenti, telefoni dedicati, strumenti da scasso, mezzi per il travisamento, oltre a una quantità significativa di preziosi, contanti e refurtiva. Tutti gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Castrovillari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità che, negli ultimi mesi, aveva messo sotto scacco diverse aree della provincia. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e ricostruire il giro della refurtiva.