Ha parlato delle agromafie e di come le consorterie criminali guardino anche al settore primario per procurarsi illeciti arricchimenti. Ma Nicola Gratteri, procuratore distrettuale di Catanzaro, ospite del Villaggio Coldiretti di Cosenza, parlando ai giovani imprenditori del comparto ortofrutticolo, dopo averli messi in guardia sul pericolo delle infiltrazioni malavitose, ha svestito i panni del magistrato per indossare quelli del contadino, trovandosi perfettamente a proprio agio.

Amore viscerale per la campagna

Egli stesso è un socio Coldiretti da vent'anni, orgoglioso dei prodotti biologici coltivati nell'appezzamento di terra ereditato da suo padre. «Amo la natura e la campagna in modo viscerale – ammette – Sono felice di essere qui insieme a tanti giovani imprenditori agricoli, sottolineando come questo comparto sia occasione di lavoro e quindi utile a tenere lontani gli appetiti delle cosche. Ma non è impermeabile alla 'ndrangheta esiste: quello della pervasività del malaffare è un rischio antico poiché la picciotteria nasce proprio nel latifondo. La proprietà della terra per i mafiosi è pure l'esercizio di un vincolo su chi la lavora ed un simbolo di supremazia – ha spiegato il procuratore – Ed è anche una occasione per riciclare i proventi delle attività illecite».

Giovani risorse

L'incontro tra Nicola Gratteri ed i giovani imprenditori agricoli ha contraddistinto il pomeriggio della prima giornata della grande kermesse in corso di svolgimento nel centro del capoluogo bruzio. Al dibattito hanno partecipato il presidente nazionale della Confederazione, Ettore Prandini, e Veronica Barbati, leader dei giovani agricoltori italiani. Il comparto agricolo è l'unico a registrare, negli ultimi dieci anni, un trend positivo seppur minimo. L'ingresso di tanti imprenditori under 35 in questo segmento è un valore aggiunto per l'intera filiera. Rispetto alla generazione precedente infatti, hanno una maggiore propensione all'investimento e guardano con favore alle innovazioni. «Portate qui i vostri bambini – ha chiosato Gratteri – Da bambini ci si innamora della natura, si comprende il ciclo della vita. Speriamo di riuscire ad incoraggiarli ad essere da grandi dei bravi agricoltori biologici».