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Villa San Giovanni dovrà attendere ancora sei mesi per essere guidata da Giovanni Siclari. È quanto stabilito dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, il quale ha evidenziato che il periodo di sospensione di 18 mesi a cui il primo cittadino era sottoposto, per effetto della legge Severino, andasse considerato dal giugno 2017, mese in cui era stato effettivamente eletto.
La vicenda in questione risale al 2011, quando Siclari, nel ruolo di vice sindaco, aveva rimediato una condanna in primo grado, assieme ad una parte della Giunta comunale, per abuso d’ufficio e falso, in merito alla questione “Banda Falò”.
Sulla decisione non si è fatta attendere la reazione dello stesso Siclari: «Cari concittadini state tranquilli abbiate fiducia nella giustizia e nella Prefettura come la sto avendo io, aspettando pazientemente il mio rientro, perché arriverà il momento che mi insedierò da sindaco. Credo nel lavoro della Prefettura non ho nessuna fretta e sono certo che sarà garantito il risultato delle elezioni e avrò la possibilità di amministrare rispettando la democrazia. Non può accadere altro in un paese democratico».
Siclari ha proseguito ritornando sulla questione da cui è nato il provvediemento: «Il 6 giugno ci sarà comunque l’appello per la sentenza “Banda Falò” e sono sicuro di essere assolto ma, in ogni caso, interverrà la prescrizione quindi si tratta di attendere ancora solo 20 giorni ed è per questo che, rispettando il lavoro svolto dalla Prefettura, chiedo ai miei concittadini solo qualche settimana di pazienza. So che tutti stanno attendendo con ansia il mio insediamento – ha concluso - ma riusciremo a recuperare il tempo perso».
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